RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’ipersonico ZIRKON colpisce il primo bersaglio in mare 08/10/2020 | Gabriele Molinelli

Il Presidente Putin, nel giorno del suo 68° compleanno, ha ricevuto la comunicazione da parte del suo Capo di Stato Maggiore Difesa, Valery Gerasimov, del successo del primo lancio del missile ipersonico 3M22 ZIRKON (SS-N-33 per la NATO) contro un bersaglio in mare. Il missile è stato lanciato dalle celle verticali della fregata ADMIRAL GORSHKOV (project 22350), che incrociava nelle acque del Mar Bianco, ed ha colpito un bersaglio galleggiante nel Mar di Barents, a 450 km di distanza. Si tratta del secondo lancio per il missile ipersonico russo, che in gennaio, lanciato sempre dalla GORSHKOV, aveva volato dal Mar di Barentz fino a colpire un bersaglio terrestre negli Urali settentrionali, ad oltre 500 km di distanza. Lo sviluppo dello ZIRKON sarebbe stato avviato almeno nel 2011, anche se la sua esistenza è stata rivelata da Putin soltanto nel 2018 nel noto discorso con cui ha introdotto le nuove “super armi” della Russia. Alla fine dell’attuale fase di test, il missile entrerà in servizio sia su sottomarini sia sulle navi di superficie. Nel 2019 Putin aveva affermato che l’ordigno è capace di colpire bersagli a oltre 1.000 km di distanza volando a velocità prossime a Mach 9. A dicembre dello stesso anno, Putin ha affermato che lo ZIRKON sarà basato anche a terra; e già nelle fasi iniziali dello sviluppo avrebbe volato su bombardieri TU-22 BACKFIRE, suggerendo quindi anche la capacità di aerolancio. Nel suo comunicato, Gerasimov ha affermato che l’arma ha volato per 4,5 minuti a Mach 8 e ad un’altitudine di 28 km. Tempi e distanze, però, non tornano: 4,5 minuti a Mach 8 coprirebbero molto più di 450 km. Non si può escludere che il missile abbia pertanto compiuto ampie manovre “evasive”.


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