Il programma di aggiornamento del sistema avionico e di missione dei bombardieri strategici B-1B LANCER si è ufficialmente concluso con l’upgrade effettuato sull’ultimo dei 62 esemplari lo scorso 23 settembre dal 567° Aircraft Maintenance Squadron della base aerea di Tinker. Il programma IBSM (Integrated Battle Station Modicifation), partito alla fine del 2012 e costato 1,27 miliardi di dollari, ha previsto l’integrazione di un datalink-16 integrato con display multifunzione - che sfrutterà le capacità di comunicazioni tattiche oltre la linea dell’orizzonte garantite dal JREAP (Joint Range Extension Applications Protocol) già presente sui B-1B - di 4 nuovi display a colori ad alta definizione (VSD), che sostituiscono i 2 monocromatici precedentemente utilizzati da pilota e copilota e, infine, di un sistema di controllo/test centralizzato (CITS) con relativo display per il monitoraggio e la diagnostica dei sistemi e della strumentazione del velivolo. Si tratta del maggior upgrade effettuato sui B-1B dalla loro entrata in servizio in termini di dimensioni e complessità – per dare un’idea, sono stati sostituiti 17.000 pezzi e installati 15 km di cavi su ogni singolo velivolo - upgrade che garantirà agli equipaggi maggior flessibilità nella gestione delle missioni e, soprattutto, un sensibile miglioramento nelle capacità di situational awareness riguardo a possibili minacce aeree o terrestri, con conseguente maggior rapidità nell’effettuazione di eventuali manovre difensive o offensive. Dal punto di vista numerico, se il Congresso dovesse approvare il ritiro di 17 LANCER nel 2021, come richiesto nell’ultimo budget della difesa, i velivoli ritirati saranno quelli più anziani, mentre i restanti 45 dovrebbero proseguire il servizio fino al 2035/2036 come da programma.