Secondo diverse fonti cinesi e taiwanesi, Pechino avrebbe rischierato un numero imprecisato ma ristretto (probabilmente non più di un paio), di caccia stealth J-20 dalla base aerea di Wuhu (provincia orientale di Anhui) verso Quzhou, (nello Zhejiang) situata a sudest della prima e maggiormente vicina alla costa orientale cinese e a circa 500 km da Taiwan. La difesa cinese non ha confermato tale rischieramento, parlando genericamente di un continuo e regolare spostamento di velivoli e unità navali partecipanti ad un’esercitazione aeronavale a larga scala in corso dallo scorso 18 settembre nello stretto che separa la Cina da Taiwan. L’attività in questione coinvolge diversi assetti aerei di fascia alta delle FA cinesi, tra cui apparecchi antisom Y-8Q, aerei AEW&C KJ-500 e velivoli da guerra elettronica Y-9. Posto che i J-20 possano essere effettivamente coinvolti in tali attività addestrative, non è da escludere che il loro rischieramento, effettuato in pieno giorno nei pressi di un’area densamente popolata, possa rappresentare anche un messaggio d’avvertimento alla “provincia ribelle” ed al suo alleato statunitense dopo i recenti attriti. Va ricordato che la Cina dispone di oltre 40 J-20 operativi, la maggior parte dei quali assegnati alla 9ª Brigata di stanza a Wuhu.