RIVISTA ITALIANA DIFESA
Tagli ai WEDGETAIL per la RAF? 23/09/2020 | Gabriele Molinelli

Londra sta discutendo da tempo con Boeing per ristrutturare al ribasso il suo recente ordine per 5 velivoli radar E-7 WEDGETAIL, come parte dell’Integrated Review attualmente in corso. Il Regno Unito aveva selezionato il velivolo di Boeing nel 2018 come rimpiazzo per gli attuali E-3D SENTRY, terminando anzitempo una competizione in cui SAAB, in team con Airbus, aveva offerto una soluzione con un radar ottenuto accoppiando 2 antenne SAAB ERYEYE, da installare su fusoliere A330. Questa inedita soluzione era stata giudicata troppo rischiosa e poco matura rispetto al WEDGETAIL, già in servizio e già conosciuto dalla RAF grazie all’Australia che ha accolto equipaggi britannici sui suoi velivoli impiegati in Siria e Iraq. Di contro, va detto che non esiste una vera linea di produzione attiva per il WEDGETAIL, visto che sono passati anni dal completamento delle ultime consegne. I WEDGETAIL in servizio nel mondo sono basati su cellule 737-700IGW (increased gross weight) non più in produzione, mentre sembra che i velivoli per la RAF useranno fusoliere 737-800ERX, le stesse impiegate dal P-8 POSEIDON. Il contratto con Boeing era stato annunciato il 22 marzo 2019, con un valore di 1,98 miliardi di dollari. Il programma prevede la conversione di 2 fusoliere di seconda mano, procurate dal mercato civile, oltre all’allestimento di 3 velivoli di nuova produzione. Tutti gli E-7 per la RAF saranno allestiti nel Regno Unito presso STS Aviation Services, all’aeroporto di Birmingham, con Leonardo UK responsabile per la suite di autoprotezione. La prima consegna è attesa nel 2023, con completamento nel 2025. Il Ministero della Difesa britannico è preoccupato dai costi della nuova flotta nel lungo periodo. A parte il contratto di acquisizione, ovviamente preoccupano i costi accessori e il supporto in servizio. Gli oneri accessori determinano una spesa attesa superiore ai 2,68 miliardi di dollari, in un periodo in cui il MOD è alla ricerca di risparmi e di fondi da dirottare verso altre priorità, soprattutto nei settori Cyber e Spazio. A seconda delle fonti, tutte le opzioni rimangono sul tavolo, cancellazione totale inclusa. Una riduzione da 5 a 3 macchine è comunque vista come più probabile.


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