In vista della nuova Strategic Defence and Security Review (SDSR), si fanno sempre più insistenti le voci di un taglio da parte del Regno Unito agli acquisti di F-35. Londra vorrebbe così ridimensionare l’impegno finanziario sul caccia di Lockheed Martin per stornare le risorse così liberate sul TEMPEST, da sviluppare in cooperazione con Svezia e Italia. Al momento, ricordiamo, il Regno Unito ha ordinato 48 F-35B ed ha in programma l'acquisizione di un totale di 138 esemplari. Difficile, però, ipotizzare un taglio della metà dei velivoli, come apparso anche sulla stampa italiana, considerando il robusto coinvolgimento dell’industria britannica nel programma F-35, in particolare con Rolls Royce, responsabile del Lift System dell’F-35B, e BAE Systems, responsabile di importanti componenti strutturali dell’aereo – fusoliera posteriore, stabilizzatori orizzontali, ecc. - e della complessa suite di guerra elettronica del velivolo con la sua diramazione nordamericana. Più logico, dunque, sarebbe pensare ad una riduzione maggiormente contenuta e, magari, ad una rimodulazione con l’acquisto di un certo numero di F-35A, più costo-efficaci per le esigenze complessive della RAF. Rispetto all’F-35B, infatti, l’F-35A ha più autonomia e carico bellico, ad un costo inferiore.