RIVISTA ITALIANA DIFESA
AEGIS ASHORE per Guam 26/08/2020 | Gabriele Molinelli

L’Ammiraglio Phil Davidson, alla guida dell’US Indo-Pacific Command (INDOPACOM), ha pubblicamente dichiarato che la sua principale priorità è assicurare uno scudo antimissilistico più efficace alle cruciali installazioni sull’isola di Guam. Entro il 2026, INDOPACOM vuole un’installazione AEGIS Ashore funzionante sull’isola. Mentre sono stati versati fiumi d’inchiostro sulle minacce, vere e presunte, che rendono vulnerabili le portaerei dell’US Navy nell’Oceano Pacifico sempre più “coperto” dalla gittata dei missili cruise e balistici cinesi, quasi niente si è detto riguardo a quanto vulnerabili siano le basi aeree e le installazioni costiere. Ora che un crescente numero di missili balistici cinesi ha gittata sufficiente a minacciare direttamente Guam, INDOPACOM teme che la batteria di missili THAAD sull’isola non sia più sufficiente. Il Baseline 10 AEGIS ASHORE garantisce una capacità antimissilistica avanzata, costante ed a 360°. L’AEGIS ASHORE sarebbe al centro dei network difensivi nella regione e i suoi radar andrebbero a collaborare sia con le batterie THAAD, sia con quelle PATRIOT a più corto raggio. Il missile SM-3 Block IIA, nel frattempo, affronterà un test a fuoco decisivo nel prossimo futuro, venendo lanciato da una unità dell’USN per intercettare un bersaglio simulante un missile balistico intercontinentale (ICBM). L’evento, chiamato FTM-44, è in programma nel terzo quadrimestre del 2020. Un ICBM-bersaglio sarà lanciato dell’atollo di Kwajalein nelle isole Marshall, e il caccia classe BURKE USS JOHN FINN (DDG-113) tenterà l’intercettazione. Il missile SM-3 IIA non è stato sviluppato per ingaggiare un bersaglio dal profilo di volo estremo come quello di un ICBM (è pensato per missili balistici a portata corta ed intermedia), ma le sue prestazioni dovrebbero offrire una buona possibilità d’ingaggio. 


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