RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il 130mm di Rheinmetall testato su CHALLENGER 2 05/08/2020 | Gabriele Molinelli

Rheinmetall ha nuovamente stupito rilasciando, il 31 luglio, un video che mostra le prove di mobilità e di tiro di un dimostratore CHALLENGER 2 armato con il nuovo cannone ad anima liscia da 130 mm. Il nuovo pezzo, 130 L51 con canna da 51 calibri, è accreditato di una potenza superiore fino al 50% rispetto al 120 mm di Rheinmetall ampiamente in uso in decine di Paesi.

Ancora una volta, l’azienda mostra di sfruttare al massimo l’opportunità offerta dal Life Extension Programme lanciato dal British Army per estendere la vita operativa dei CHALLENGER 2 verso il 2040.

Rheinmetall si è dimostrata coraggiosa, investendo i propri fondi nello sviluppo di una nuova torre con cui correggere difetti conosciuti degli attuali prodotti ed aprire la strada a sviluppi futuri. Questo coraggio ha assicurato a Rheinmetall la selezione al termine della gara per il CR2 LEP, paradossalmente proprio perché l’azienda ha “ignorato” i requisiti ufficiali del programma che, figli di anni di scottanti delusioni patite dal British Army nel tentativo di portare avanti il procurement di aggiornamenti e nuovi mezzi corazzati, riguardavano inizialmente soltanto lo sforzo minimo indispensabile per rimediare all’obsolescenza di ottiche, elettronica e sistemi di bordo.

Già nei primi anni 2000 il CHALLENGER Lethality Improvement Programme aveva dimostrato che sostituire l’attuale pezzo a canna rigata con l’L55 di Rheinmetall era possibile, ma il programma era naufragato per la sostanziale impossibilità di adattare gli spazi di stivaggio munizioni esistenti: il CR2 impiega infatti munizioni in 2 pezzi. La nuova torre è completamente digitalizzata ed è stata inizialmente proposta con il cannone L55A1 da 120/55 ad anima liscia e con spazi di stivaggio munizioni ridisegnati, risolvendo i problemi alla radice.

La nuova torre impiega l’ottica avanzata ORION di Thales, realizzato originariamente per l’AJAX, così da offrire al British Army anche comunanza logistica. Sull’AJAX quest’ottica dispone della funzione Wide Area Search And Detect (WASAD) che automaticamente cerca, trova, classifica e traccia i bersagli dalla loro traccia termica, allertando l’equipaggio. Può anche essere equipaggiata con designatore laser per marcare bersagli a favore di velivoli o fuoco di artiglieria. L’attuale ottica termica del cannoniere TOGS (thermal observation and gunnery sight), che rende inconfondibile il Challenger essendo posizionata solidalmente al cannone, viene spostata in torre e rimpiazzata dalla stessa ottica Thales impiegata per il tiratore sull’AJAX.

Gli altri dettagli sono ancora scarsi, ma la capacità complessiva di stivaggio munizioni pare rimanere numericamente consistente, ed è ragionevole attendersi che siano state incorporate moderne misure di sicurezza con pannelli blow-out, potenzialmente correggendo, nel nuovo prodotto, quello che è un difetto del LEOPARD 2, come evidenziato dalle operazioni in Siria.

Che la nuova torre di Rheinmetall avesse ambizioni che andavano ben oltre il LEP britannico lo si era capito già da tempo: il prototipo con la nuova torre era stato infatti portato al NEDS, principale salone dell’industria della difesa in Olanda. A fianco del dimostratore era esposto anche l’enorme proietto del nuovo cannone da 130mm in sviluppo. Era, ora lo possiamo dire, un’anticipazione dei lavori in corso dietro le quinte.

La torre equipaggiata con il 130/51 è leggermente diversa da quella vista finora con il 120/55: si nota chiaramente che la parte frontale della torre è stata “appesantita” con corazzatura aggiuntiva che modifica il profilo frontale e, con ogni probabilità, funge anche da contrappeso per compensare i pesi aggiuntivi. Anche sui fianchi della torre si notano protezioni aggiuntive che la rendono più larga ed introducono una doppia inclinazione rispetto all’attuale parete verticale.

Una nuova torre che risolva le note vulnerabilità delle riserve munizioni dei carri LEOPARD 2, e che offre la possibilità dell’upgrade al nuovo 130 mm, può puntare ad un grande mercato internazionale, ben al di là di una eventuale adozione britannica.

In effetti, la Joint Venture conclusa nell’estate 2019 fra BAE Land Systems e Rheinmetall creando il colosso RBLS con base nel Regno Unito offre, potenzialmente, anche una base da cui aggirare le opposizioni del Parlamento Federale tedesco all’ export verso paesi come l’Arabia Saudita.

Il destino del programma CHALLENGER 2 LEP dipende dalla nuova Revisione Strategica in corso nel Regno Unito, ma di certo quello che era partito come un programma dagli obiettivi estremamente poco ambiziosi si è trasformato in un interessante laboratorio che offre opportunità sia al British Army, sia all’industria.

 

Il video di Rheinmetall: https://youtu.be/J8Sa_q-Lz6g


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