Il MOD britannico ha perfezionato un contratto con Airbus Defence and Space per il primo satellite per comunicazioni di nuova generazione SKYNET 6.
Il contratto, dal valore complessivo di 500 milioni di sterline, include lo sviluppo, la protezione da attacchi cyber, l’assemblaggio, il test e il lancio del satellite di nuova generazione, denominato SKYNET 6A, previsto nel 2025. Sono inclusi anche i necessari aggiornamenti alla telemetria, il tracciamento e il comando da terra, oltre all’adeguamento del segmento terrestre dell’attuale costellazione SKYNET 5.
Le costellazioni SKYNET assicurano le comunicazioni globali per le Forze Armate britanniche fin dal finire degli anni 60’. La costellazione attualmente operativa è la quinta e si compone di 4 satelliti (da SKYNET 5A a 5D), 3 dei quali lanciati fra 2007 e 2008 con l’ultimo aggiunto nel 2012.
SKYNET 5 è stato acquisito con il meccanismo Private Financing Initiative, che prevede che l’investimento iniziale sia effettuato dall’industria privata e poi ripagato dal cliente che compra il servizio completo. Il meccanismo PFI è stato ampiamente impiegato soprattutto nell’era dei governi laburisti Blair e Brown, ma è un sistema che privilegia grandi risparmi a breve termine nella consapevolezza che il costo a lungo termine sarà maggiore.
L’attuale governo conservatore ha annunciato che l’intenzione è di non usare più il meccanismo PFI. Nel caso di SKYNET, il contratto, originariamente siglato con un team composto da Paradigm Secure Communications and EADS Astrium, poi divenuto Airbus Defence and Space, giungerà a conclusione nel 2022 con il passaggio dei satelliti e del centro di controllo terrestre sotto la piena proprietà del Ministry of Defence.
SKYNET 6A è un “ponte” fra l’attuale costellazione e la prossima. Airbus Defence e Space è stata selezionata, senza competizione, già nel 2017 per costruire questo singolo satellite, e i lavori erano già iniziati per produrlo mentre continuavano le negoziazioni per arrivare a questo contratto finale.
Rimangono comunque ancora da assegnare contratti per un valore previsto attorno ai 6 miliardi per 2 progetti.
Nello specifico, il MOD è prima di tutto in cerca di un partner privato con esperienza che assista nella gestione del segmento terrestre a partire dal 2022, con 4 team in gara: Airbus Defence & Space; Babcock Integrated Technology; BT e Serco. Solo quest’ultima ha rivelato quali altre aziende fanno parte del team “ATHENA”, nello specifico Inmarsat, CGI UK e Lockheed Martin UK.
Airbus ha però, il 16 giugno scorso, annunciato la formazione del team “Open Innovation-Space” con le compagnie KBR, Leidos UK, Northrop Grumman e QinetiQ, con lo scopo dichiarato di incrementare il ruolo delle industrie britanniche nel settore dei satelliti per comunicazioni, in accordo con la UK National Space Strategy. Malgrado SKYNET 6 non sia stato menzionato direttamente, è lecito pensare che ci siano collegamenti.
L’altro grande contratto da assegnare è l’Enduring Capability Project, ovvero il design, la produzione e il lancio dei nuovi satelliti SKYNET 6, da immettere in servizio a partire dal 2028. Oltre ai satelliti, il MOD acquisirà i servizi di telemetria sicura, tracciamento e controllo da terra per avere piena sovranità sul sistema.
Questi contratti saranno un’importante componente della nuova National Space Strategy che Londra pubblicherà nei prossimi mesi.