RIVISTA ITALIANA DIFESA
Lo US Army rilascia la RFP per il sostituto del BRADLEY 22/07/2020 | Fabio Di Felice

L’Esercito Americano ha ufficialmente rilasciato la bozza della Request For Proposals (RFP) per la fase preliminare del progetto per il nuovo Optionally Manned Fighting Vehicle (OMFV), sostituto designato dello STRIKER Infantry Fighting Vehicle. Le industrie del settore avranno 40 giorni per presentare le loro proposte, o progetti pilota, prima di consolidare il tutto nella RFP finale, prevista a fine anno. In quest’ultima verranno decisi i soli 5 programmi che potranno avanzare alla fase successiva della competizione che, alla data odierna, è pianificata con inizio nel giugno 2021; la nomina del vincitore finale è invece prevista per il 2027. Come sottolineato dal Major General Brian Cummings, Program Officer per i programmi dell’US Army relativi ai sistemi di combattimento terrestri, con questa RFP si vuole letteralmente stimolare la presentazione di nuove ed innovative soluzioni da parte delle aziende leader nel settore senza fornire dei veri e propri limiti in termini di requisiti operativi o di design. Tale “libertà” è stata ulteriormente rinforzata da un budget molto più generoso e con una timeline non eccessivamente stringente. Sicuramente non è intenzione dello US Army ripetere quanto accaduto lo scorso ottobre dove, a causa dei troppi limiti in termini di requisiti e, soprattutto, di scadenze, la sola General Dynamics rimase in lizza per la prima gara del progetto OMFV. Quello che sarà il più significativo e importante progetto nel futuro dell’Esercito Americano, sicuramente per quanto riguarda i numeri, nasce quindi nella più totale incertezza. La visione della leadership statunitense infatti, ritenuta l’unico riferimento nel progetto, vede una piattaforma capace di integrare le attuali tecnologie disponibili e, al tempo stesso, mostrare un ampio potenziale per ospitare le future. Lo stesso US Army ha però fatto trapelare la lista, per priorità, delle caratteristiche che verranno prese in considerazione per la prima valutazione dei progetti presentati: sopravvivenza (Survivability), mobilità, potenziale, letalità, pesi e logistica di supporto. Oltre al significativo cambiamento al vertice delle priorità, occupato dalla “sopravvivenza” rispetto alla “trasportabilità”,  va sottolineato che, a queste caratteristiche, si aggiunge il già noto, e non trascurabile, requisito che la nuova piattaforma dovrà avere e cioè la possibilità di operare anche in modalità unmanned.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE