RIVISTA ITALIANA DIFESA
Svezia, primi stanziamenti per il TEMPEST 21/07/2020 | Pietro Batacchi

Anche se la parola TEMPEST non compare, la Svezia ha firmato un nuovo accordo con il Regno Unito, che rinforza il MoU firmato un anno fa, per un sistema di combattimento aereo del futuro stanziando nella partnership i primi 63 milioni di dollari. A ciò bisogna aggiungere l’apertura nel Paese di un centro di eccellenza dedicato curato dalla Saab e responsabile del coordinamento delle attività industriali con i membri del team TEMPEST, ovvero, BAE Systems, Leonardo UK, MBDA UK e Rolls Royce, e con l’MoD britannico. La Svezia accelera così sul fronte della cooperazione con il Regno Unito in tema di sistemi di combattimento aereo del futuro ed inizia a posizionarsi in vista del probabile ingresso ufficiale nel programma TEMPEST. A questo punto, l’auspicio è che pure l’Italia, che lo scorso settembre aveva già firmato una serie di accordi governativi e industriali con il Regno Unito nell’ambito delle tecnologie aeree del futuro, stanzi nel piu’ breve tempo possibile i primi fondi, per rendere il suo impegno ancor piu’ credibile, e che le 2 intese fin qui bilaterali – Regno Unito-Svezia, Italia-Regno Unito - diventino una partnership organica a 3. L’Italia per il momento è dunque piu’ indietro rispetto ai partner europei, basti pensare che non vi è stata, per esempio, alcuna decisione neanche sulla grande questione del nuovo radar AESA dell’Eurofighter TYPHOON, dopo che, invece, Spagna e Germania hanno concesso all’industria i contratti, molto pesanti, per il CAPTOR-E Mk1. Il rischio, se passa altro tempo, è che l’elettronica della difesa nazionale si indebolisca rispetto a quella tedesca, finora inferiore, e che ne risenta pure il posizionamento rispetto ai programmi per i sistemi di combattimento aereo del futuro.


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