RIVISTA ITALIANA DIFESA
La Germania acquista 3 velivoli ISR 21/07/2020 | Gabriele Molinelli

Il Bundestag ha approvato all’inizio di luglio un programma da 750 milioni di euro per acquisire 3 velivoli pilotati per Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) e depositato un primo stanziamento presso Bombardier per assicurarsi 3 velivoli GLOBAL 6000 (la cui produzione sta per cessare in favore di una nuova variante). La Germania ha scelto l’attuale GLOBAL 6000 poiché ha già 3 velivoli di questo tipo in servizio per il trasporto VIP.

Hensoldt sarà responsabile dell’integrazione della suite di missione ISR e del sensore da ricognizione e localizzazione elettronica ISIS-ZB.

Ricordiamo però anche che in giugno, la IAI Elta israeliana ha annunciato di aver ricevuto un contratto da 350 milioni di dollari per la sua suite di missione ELI-3150 Multi-mission Airborne Reconnaissance and Surveillance (MARS2) da un non specificato “importante paese europeo”. Non è da escludere la possibilità che il lavoro riguardi i velivoli per la Germania.

L’acquisto di queste piattaforme segnala il definitivo abbandono della soluzione unmanned per il requisito ISR. Come noto, la Germania è da anni alle prese con questo particolare programma, che deve rimpiazzare le capacità perse nel 2010 con il ritiro dei Dassault-Breguet ATLANTIC equipaggiati con la suite ISR americana “Peace Peek”. Finora, il progetto è stato vittima di ripetute battute d’arresto e ripensamenti, portando ad un gap capacitivo destinato ad arrivare almeno a 15 anni.

Inizialmente era stato selezionato il Northrop Grumman RQ-4B GLOBAL HAWK Block 30, da trasformare in piattaforma SIGINT con un payload sviluppato da EADS e trasportato in 6 pod subalari. Il velivolo risultante, conosciuto come EUROHAWK, volò per la prima volta nel 2010 e giunse a Manching nel 2011, ma nel 2013 il programma venne terminato, nonostante l’investimento di quasi 730 milioni di euro, a causa dei costi e delle complessità aggiuntive per arrivare ad una certificazione per il volo in spazi aerei non segregati.

Da allora la Germania ha occasionalmente considerato la possibilità di riavviare il programma e portare l’EUROHAWK al servizio attivo, per poi invece guardare alla variante MQ-4C TRITON sviluppata per la US Navy. Nell’Aprile 2018 le autorità americane avevano dato il via libera alla richiesta tedesca per l’acquisto di 4 TRITON da destinare al progetto PEGASUS (Persistent German Airborne Surveillance System), ma di nuovo la questione della certificazione al volo in spazio aereo civile senza segregazioni ha portato ad un ripensamento. La Germania sperava che nel frattempo si sarebbero conclusi lo sviluppo e l’integrazione di una suite di sensori anti-collisione certificabili a standard europei, ma questi non sono ancora disponibili neanche per il PHOENIX, la variante RQ-4 per il programma NATO AGS. Ritenendo che il problema non sia risolvibile neanche sull’orizzonte 2025, la Germania ha deciso a fine gennaio di abbandonare la pista TRITON e puntare invece su business jet convertiti.

Il GLOBAL 6000 è stato adottato come base per velivoli ISR, AEW e Jammer anche da Emirati Arabi Uniti (Progetto DOLPHIN, con conversione effettuata da Marshall Aerospace nel Regno Unito, per ruoli ISR; e GLOBALEYE sviluppato da SAAB per l’AEW) e Turchia (HAVA SOJ stand-off jammer).


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