Per la prima volta in Israele, la Elbit Systems ha dichiarato di aver aggiunto la capacità UAV al suo già operativo Unmanned Surface Vehicle (USV) marittimo della classe SEAGULL. In particolare, l’UAV in questione è un SKYLARK mini-UAS della stessa Skylark C del peso di 15 kg, propulso elettricamente e nato con compiti di Intelligence, Surveillance, Reconnaissance and Target Acquisition (ISTAR); tali caratteristiche fanno del sistema un ottimo asset per operazioni di forze speciali, covert o semplicemente di lotta alla pirateria e sicurezza marittima. Il SEAGULL, pattugliatore unmmaned già operativo nelle Forze Armate Israeliane con compiti di contromisure mine e lotta antisottomarino, vede quindi ulteriormente ampliate le proprie capacità operative che, unite alla sua autonomia dichiarata di quattro giorni, ne fanno un vero force multiplier non solo in funzione navale ma anche joint. Come già più volte citato su RID, la tendenza ad unire piattaforme unmanned sta diventando sempre più diffusa, in particolare nell’ambiente marittimo. Oltre alle grandi aziende statunitensi, l’industria della difesa Israeliana è particolarmente attiva in questo campo come dimostra l’acquisizione dell’azienda Aeronautics Limited, molto conosciuta nel mercato dei droni aerei, da parte della Rafael Advance Defense Systems, con lo scopo di combinare le capacità UAV in tutte le piattaforme manned o unmanned della stessa Rafael.