Il ministro della Difesa Israeliano e le Israel Aerospace Industries (IAI) hanno recentemente annunciato di aver prodotto il primo UAV completamente assemblato con componenti stampati con una speciale stampante 3D. Il programma joint, nominato SkysPrinter UAV, è stato condotto sotto il patrocinio del Flight Technologies Department del Ministero della Difesa, parte del Direttorato per la Ricerca e Sviluppo della Difesa, con il contributo delle IAI e, secondo quanto comunicato, ha visto il suo primo test in volo nel dicembre 2019. Lo SkysPrinter è un UAV elettricamente propulso e costruito con 26 parti stampate usando metallo, nylon, carbonio e leghe speciali, messe insieme utilizzando colla ed elementi di fissaggio, senza il bisogno di particolari strumenti di assemblaggio. Nato dalle idee di Neta Blum, Capo del Flight Technologies Department, in risposta ai requisiti operativi forniti direttamente dai comandanti sul campo, lo SkysPrinter ha una lunghezza di 1,65 m, un'apertura alare di 1,5 m e un peso massimo al decollo di 7 kg. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Blum, il processo di stampa si basa su una nuova tecnologia definita Selective Laser Sintering (SLS) che permette la solidificazione di materiali in polimero con altissima precisione, necessaria per la stampa delle componenti più delicate e importanti del sistema. La possibilità di stampare direttamente i componenti e le relative parti di ricambio, fornisce ad ogni unità in operazione, una elevata rapidità di azione, efficienza ed autonomia senza precedenti. Secondo quanto inoltre aggiunto, alcuni cambiamenti sul design dello SkysPrinter, in particolare sulle dimensioni e la robustezza delle ali, ne permettono un ulteriore aumento nel payload dichiarato, rendendo di conseguenza la stampa dei componenti dell’UAV “mission-tailored”.