In virtù della sua condizione molto particolare Israele dispone di capacità militari piuttosto uniche. Uno dei settori in cui questa unicità si può notare in maniera evidente è senza dubbio quello dei veicoli terrestri. L'IDF (Israeli Defence Force) e le industrie israeliane hanno infatti sviluppato i carri della famiglia MERKAVA che, nel panorama degli MBT (Main Battle Tank), costituiscono un esempio di notevole originalità. Forse ancor più particolari ed originali sono state le soluzioni adottate da Tel Aviv nel campo degli IFV (Infantry Fighting Vehicle), soluzioni che hanno portato alla nascita di una nuova categoria di veicoli nota anche come HIFV (Heavy Infantry Fighting Vehicle), cioè veicoli da combattimento per la fanteria pesanti (o iperpesanti) (1). Contrariamente al resto del mondo, infatti, l’Esercito Israeliano non ha adottato alcun veicolo da combattimento per la fanteria “classico” (come il BRADLEY), ma ha optato per mezzi derivati (o ottenuti per trasformazione) dagli MBT: prima realizzando soluzioni basate sul carro britannico CENTURION (ed anche, in piccole quantità, sull'M-48 statunitense), seguite poi dall’ACHZARIT, ottenuto modificando profondamente i carri T-54/55 catturati, e infine, producendo il NAMER, derivato dall'MBT MERKAVA.
Tutto l'articolo è disponibile su RID 7/20.