Il Ministro della Difesa svedese, Peter Hultqvists, intervenendo in videoconferenza ad un forum dei leader NATO organizzato dall’Ambasciata Britannica a Stoccolma, ha annunciato una serie di misure volte a rafforzare le Forze Armate svedesi per far fronte alle minacce, sia cyber che fisiche, provenienti dalla Russia. Queste iniziative sono supportate da un sostanzioso incremento di budget: fra 2021 e 2025 saranno spesi 7,5 miliardi di euro addizionali, grazie ad un accordo concluso fra il Partito Centrista e quello Liberale. Di particolare interesse fra le misure annunciate è il via allo sviluppo di un nuovo caccia come successore del Saab GRIPEN. Il 18 luglio 2019, durante il RIAT, il ministro Hultqvists aveva come noto siglato un Memorandum of Understanding con il Regno Unito per collaborare nello allo sviluppo congiunto di nuove soluzioni e concetti per una nuova capacità Joint Combat Aircraft. In pratica, Saab si era allineata al Team TEMPEST britannico, pur senza entrare a farne direttamente parte, per condividere lo sviluppo di tecnologie e sistemi sia per l’aggiornamento dei TYPHOON e GRIPEN esistenti sia per l’uso, appunto, su un futuro nuovo caccia. Ricordiamo infatti che, ad oggi, il progetto TEMPEST è puramente relativo alla maturazione di tecnologie e sistemi, fase preliminare a dimostrazione e sviluppo, e all’acquisizione di un nuovo velivolo. L’intenzione svedese di avviare formalmente un programma per un nuovo caccia apre la strada alla prossima fase della collaborazione. Al momento il Team TEMPEST e la RAF sono impegnati a compilare il Business Case da sottomettere al Governo britannico entro dicembre. L’obiettivo è avere il nuovo caccia pronto nel 2035-2040 per cominciare a rimpiazzare i TYPHOON. La Svezia, nel frattempo, comincerà presto ad immettere in servizio i nuovi GRIPEN E, mantenendo al contempo in servizio anche gli attuali modelli C/D (mono e biposto) così da schierare 6 Squadron di caccia. Ricordiamo che anche l’Italia è parte del progetto TEMPEST, mentre si attendono ancora le decisioni di Tokyo in merito alla partnership internazionale che dovrà facilitare lo sviluppo di un nuovo caccia nazionale giapponese.