RIVISTA ITALIANA DIFESA
Australia, il disastro dei sottomarini 18/06/2020 | Andrea Mottola

A causa dei ritardi relativi al programma di acquisizione dei 12 nuovi sottomarini classe ATTACK /SHORTFIN BARRACUDA Block 1A - variante a propulsione diesel elettrica dei battelli nucleari francesi della classe BARRACUDA/SUFFREN – la Royal Australian Navy sarà obbligata a sottoporre ad un pesante refit i propri sottomarini classe COLLINS, figli di un altro programma già di per sé travagliato e disastroso. Tale aggiornamento risulta necessario al fine di garantirne il servizio almeno fino a metà degli anni ’30 quando, secondo i programmi aggiornati, dovrebbero partire le consegne dei nuovi sottomarini. Va ricordato che, inizialmente, il ritiro dei COLLINS – entrati in servizio tra 1996 e 2003 – era previsto per il 2024/2026. I ritardi nella fase di design dei nuovi sottomarini obbligheranno i COLLINS a restare in servizio per un’altra decina d’anni. Secondo alcune voci provenienti dalla Difesa australiana, il refit dovrebbe avere un costo base minimo di 3,5 miliardi di dollari australiani (circa 2,2 miliardi di euro) - a seconda che si proceda all’aggiornamento di tutti e 6 i sottomarini o solo una parte di essi - e interesserà principalmente la sostituzione del sistema propulsivo, in particolare motori e generatori diesel, più una serie di upgrade relativi alla quasi totalità dei sistemi di bordo (elettrico, CMS, sensoristico e periscopico con l’adozione di mast optronici digitali). Tale cifra, che non comprende le spese di mantenimento in servizio di tutti o parte dei battelli per un’altra decade, andrebbe ad aggiungersi ai circa 80 miliardi di dollari australiani (circa 49 miliardi di euro!) stimati per l’acquisizione dei nuovi battelli prodotti da Naval Group. Riguardo al numero di sottomarini da sottoporre al refit, una decisione finale è prevista per la prima metà del 2021.


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