RIVISTA ITALIANA DIFESA
Soccorso sottomarini, la MM sceglie Drass e Saipem 17/06/2020 | Eugenio Po

Il sistema di soccorso subacqueo ideato da Saipem e Drass è stato selezionato dalla Marina Militare per equipaggiare la nave SDO-SuRS (Special & Diving Operations – Submarine Rescue Ship), l’unità da salvataggio e soccorso sottomarini che prenderà il posto dell’ANTEO in seno al Gruppo Navale Speciale di COMSUBIN. Il nuovo mezzo per il soccorso dei sottomarini sinistrati, che ha la particolarità di essere completamente automatizzato (non richiedendo un pilota che lo conduca e che effettui le delicate manovre di aggancio al sottomarino, a differenza dell'attuale SRV-300), è dunque opera di Saipem e Drass. La prima è un’azienda controllata da CDP (cassa Depositi e Prestiti) ed ENI, e specializzata nella realizzazione di sistemi complessi nel settore energetico (comprese pure 2 famiglie di ROV piuttosto sofisticati), mentre la seconda è leader nella tecnologia sottomarina ed iperbarica. Il sistema, sviluppato dalle 2 società, integra un veicolo a controllo remoto (ROV, Remotely Operated Vehicle) di ultima generazione con una capsula di salvataggio. Il ROV viene impiegato quale vettore di navigazione e controllo, mentre la capsula ha la funzione di riportare i sommergibilisti in superficie mediante un habitat controllato e in totale sicurezza. ROV e capsula sono collegati meccanicamente ed elettronicamente, formando un unico modulo connesso alla nave tramite un cavo ombelicale che contiene linee elettriche e fibre ottiche per l'alimentazione, la comunicazione e il controllo. L’intero equipaggiamento ha anche la particolarità di essere suddivisibile in moduli e trasportabile per via aerea. Saipem fornirà il ROV e tutte le unità di automazione subacquee, incluso il veicolo integrato alla capsula, mentre Drass i dispositivi di decompressione, gli elementi iperbarici, i sistemi di ventilazione e quelli di trattamento gas medicali della capsula. La decisione della Marina Militare Italiana è giunta al termine di una valutazione tecnica condotta nel 2019, nel corso della quale Saipem e Drass hanno realizzato anche un prototipo dimostrativo testato con successo nel Mar Adriatico (vedi foto). L’ingegnerizzazione e lo sviluppo dei sottosistemi di automazione sono stati eseguiti dalla Business Line ‘Solutions’ della Divisione E&C Offshore di Saipem nel suo centro di eccellenza per le tecnologie subacquee di Marghera (Venezia). A proposito dell’importante commessa Francesco Racheli, COO della Divisione E&C Offshore di Saipem, ha commentato: “La collaborazione con un’eccellenza imprenditoriale italiana come Drass per un’istituzione di assoluto prestigio quale Marina Militare Italiana si inserisce appieno nel piano strategico di diversificazione che vede impegnata Saipem non solo nella transizione energetica e nelle fonti rinnovabili, ma anche nello sviluppo di nuovi segmenti strategici ad elevato contenuto tecnologico e di innovazione. Saipem continuerà a rafforzare questa relazione mettendo a disposizione di Marina Militare Italiana tutto il proprio portafoglio prodotti sul fronte ispezione e sorveglianza dei nostri mari”. Invece, per quanto riguarda Drass, Sergio Cappelletti, Managing Director dell’azienda livornese, ha dichiarato: “La storica collaborazione di Drass con Marina Militare Italiana si arricchisce di un nuovo entusiasmante capitolo nel quale la sinergia con Saipem porta un bagaglio tecnologico di avanguardia proveniente dalla robotica subacquea industriale. Il consolidamento della tecnologia duale nel campo della Difesa valorizza ulteriormente il vasto patrimonio specialistico che caratterizza Drass nel settore della subacquea. Il passo che compiamo oggi è propedeutico a progetti di più ampia portata, destinati a creare una eccellenza nazionale nel campo della tecnologia sottomarina”.


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