RIVISTA ITALIANA DIFESA
Su-35S per l'Egitto? 19/05/2020 | Andrea Mottola

Negli ultimi giorni si sono susseguite voci, basate su informazioni provenienti dalla Russia, riguardanti il presunto avvio della produzione del primo esemplare di caccia multiruolo supermanovrabile Su-35S FLANKER-E destinati all’Egitto. Tale informazione, in realtà, non ha avuto alcuna conferma ufficiale né dalla difesa/industria russa, né dal Governo egiziano. Il Cairo, peraltro, non ha mai confermato l’acquisizione dei FLANKER-E che – secondo le fonti russe – sarebbero stati acquistati in base ad un contratto, firmato nel marzo del 2018, del valore di circa 2 miliardi di dollari per un numero imprecisato di velivoli (pare 24/26 aerei). Quello che è certo è che i Su-35S erano stati certamente presi in seria considerazione dall’Egitto nel 2018, ma l’introduzione del dispositivo sanzionatorio previsto dal CAATSA statunitense - che prevede provvedimenti finanziari per i paesi che acquistano sistemi d’arma di produzione russa - ne aveva reso maggiormente complesso il suo acquisto. Va ricordato, infatti che, a differenza di altri paesi che hanno potuto ignorare il CAATSA – Cina, India e Turchia – l’Egitto ottiene gran parte dei finanziamenti per la propria difesa dagli Stati Uniti. Volendo considerare attendibili le informazioni provenienti dalla Russia, il primo Su-35S egiziano dovrebbe essere consegnato entro la fine del 2020, mentre l’ultimo dovrebbe arrivare in Egitto nel 2023, andando ad appesantire una linea manutentiva e logistica di apparecchi multiruolo che, escludendo i biposto utilizzati per addestramento e conversione operativa, comprende oltre 160 F-16A/C FIGHTING FALCON, 30 MiG-29M, 24 RAFALE D/E e 15 MIRAGE 2000 BM/EM.


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