RIVISTA ITALIANA DIFESA
Una nave anfibia leggera per lo USMC 07/05/2020 | Pietro Batacchi

Su queste colonne ne parliamo ormai da più di un anno – periodo durante il quale in diverse occasioni abbiamo affrontato l’argomento sulla base di quanto andava maturando sul piano dottrinale negli USA – ma adesso arriva anche l’ufficialità. La US Navy ed il Corpo dei Marines vogliono un’unità anfibia leggera di nuova generazione – LAW (Light Amphibious Warship) – per operare nell’ambito dei 2 nuovi costrutti dottrinali/operativi delle operazioni marittime distribuite (DMO, Distributed Maritime Operations) e delle EABO (Expeditionary Advance Base Operations). L’obbiettivo è acquisire 30 esemplari di questa nuova unità. La nave, il cui concetto è stato per la prima volta reso pubblico durante un recente briefing del Naval Sea Systems Command, sarà un ibrido tra un’unità convenzionale ed un mezzo da sbarco, e potrà per questo pure spiaggiare, avrà un’area cargo di 743 m², una velocità di crociera di 14 nodi, una gruetta da 13 t, per l'immissione in acqua di carichi o barchini d’assalto, una lunghezza di 60 m ed un’autonomia di 3.500 miglia nautiche. Sarà inoltre configurabile con un ponte per l’elicottero, avrà un equipaggio di 40 persone e potrà operare con una Littoral Raid Force di 75 Marines. Tutti gli approfondimenti su RID 6/20.


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