RIVISTA ITALIANA DIFESA
Pacifico, confermata l’esercitazione RIMPAC 04/05/2020 | Fabio Di Felice

Nonostante la crisi del COVID 19, la U.S. Navy ha annunciato la conferma dello svolgimento dell’esercitazione RIMPAC 20, la più grande esercitazione navale del mondo, nelle acque antistanti le isole Hawaii. La decisione americana può essere considerata un chiaro messaggio di risposta alla Cina, che in quest’ultimo periodo ha incrementato in maniera significativa la propria attività navale nel Pacifico, ed in particolare nel Mar Cinese Meridionale, e, contestualmente, un messaggio di rassicurazione e vicinanza agli alleati. È stato però aggiunto che le attività addestrative verranno limitate alla sola componente in mare, senza la complementare parte anfibia. Cancellati di conseguenza anche tutti gli, altrettanto importanti, eventi sociali sulle isole, che hanno sempre avuto la finalità di amalgamare il personale e rinsaldare i rapporti tra le nazioni alleate degli USA in Pacifico, e non solo. Le attività vedranno una riduzione anche nel periodo totale dedicato, dal 17 al 31 agosto, invece che le consuete 5 settimane da giugno ad agosto. Sconosciuto allo stato attuale il numero delle unità che parteciperanno a questa edizione, e la loro relativa provenienza, nonchè le misure cautelative che verranno messe in atto per proteggere gli equipaggi e garantire il raggiungimento degli alti standard addestrativi richiesti dall’esercitazione, sopratutto negli ambiti degli staff complessi. Alla sua ultima edizione di 2 anni fa, la Rim of the Pacific exercise (RIMPAC) registrò la partecipazione di 46 unità di superficie e 25000 uomini e donne provenienti da 25 differenti nazioni. Le comunità e le Autorità delle Isole Hawaii, nella persona del Governatore, David Ige, e del sindaco di Honolulu, Kirk Caldwell, hanno espresso vivo compiacimento per la decisione della Marina Americana, quale ulteriore passo verso la normalizzazione della situazione nell’arcipelago che ha registrato solo 613 casi di COVID-19 alla data odierna. La decisione americana di confermare l’esercitazione può essere considerata un chiaro messaggio di risposta alla Cina, che in quest’ultimo periodo ha incrementato in maniera significativa la propria attività navale nel Pacifico, ed in particolare nel Mar Cinese Meridionale, e, contestualmente, un messaggio di rassicurazione e vicinanza agli alleati.


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