RIVISTA ITALIANA DIFESA
Un nuovo AESA per caccia da Saab 30/04/2020 | Andrea Mottola

Lo scorso 8 aprile la Saab ha effettuato il primo test di volo del nuovo radar AESA in banda X destinato, principalmente, alla flotta di JAS-39C/D GRIPEN. Durante il volo, durato circa 90 minuti, il sistema, ancora privo di denominazione ufficiale, è stato testato con successo nell’acquisizione e tracking di bersagli aerei e terrestri a bordo di un velivolo biposto JAS-39D. Come altri radar prodotti dall’azienda svedese (GIRAFFE 1X e ERIEYE) il nuovo sensore si basa su una struttura composta da 500 moduli di ricezione/trasmissione (ITAR free) al nitruro di gallio che garantirebbero maggiori performance, in termini di resistenza ad ECM, detezione di bersagli di minori dimensioni, maggior ampiezza di banda a fronte di minori consumi e di minor calore generato, rispetto alla stragrande maggioranza di sensori AESA basati su moduli di arseniuro di gallio. Dal punto di vista strutturale, il sistema è composto da una parte frontale che ospita l’array di nuovi moduli AESA, materialmente applicata sull’hardware, responsabile del processamento dati e di presentazione degli stessi, del radar a scansione meccanica PS-05/A Mk 4 presente sui GRIPEN C/D. Tale soluzione - che, ovviamente, prevede alcuni aggiornamenti software ma nessuna modifica al sistema di alimentazione e di raffreddamento - ha evitato la totale riprogettazione del nuovo sensore, garantendo l’integrazione di nuovi armamenti (tra cui il missile aria-aria METEOR di MBDA) ed un’elevata modularità/scalabilità. Secondo la Saab, infatti, oltre a rappresentare un retrofit per i JAS-39C/D, il sistema può essere integrato su diverse tipologie di velivoli (caccia, addestratori avanzati, aggressors, AEW&C, UCAV). Al momento, tuttavia, non è prevista l’integrazione del nuovo radar sui futuri GRIPEN E/F, che verranno equipaggiati col sistema Leonardo ES-05 RAVEN, e neppure sul KF-X sudcoreano - a cui la Saab partecipa per la parte relativa al software del radar AESA - per il quale è previsto un progetto separato che dovrebbe essere basato sullo stesso RAVEN. Secondo i programmi, i test sul radar continueranno con ulteriori 15 voli nell’arco dei prossimi 3/4 mesi, mentre il sistema dovrebbe essere pronto all’immissione sul mercato entro 18 mesi.


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