RIVISTA ITALIANA DIFESA
Prima missione combat per i REAPER dei Marines 29/04/2020 | Andrea Mottola

I Marines hanno reso noto che, lo scorso 20 marzo, piloti ed operatori del Marine Unmanned Aerial Vehicle Squadron 1 (VMU-1) ‘Watchdogs' di stanza a Yuma hanno eseguito la prima missione operativa di un UCAV MQ-9A REAPER nel teatro mediorientale. Nello specifico, il velivolo utilizzato era uno dei 2 messi a disposizione degli USMC dalla General Atomics – di cui manteneva le anonime insegne di fabbrica - al fine di valutarne le prestazioni in teatro, dopo oltre 7.000 ore di volo di test generali, partiti nel settembre del 2018 ed effettuati sempre su apparecchi di proprietà e gestione della General Atomics. Durante la missione in oggetto, il REAPER ha fornito supporto avanzato ad un distaccamento operativo di Marines in un luogo imprecisato (probabilmente nell’area di Helmand in Afghanistan). Va ricordato che nel 2018 i Marines hanno deciso dotarsi di una componente di REAPER autonoma, ampliando le proprie capacità ISR, attualmente basate su droni catapultabili e di minori dimensioni e prestazioni RQ-21 BLACKJACK, che hanno rimpiazzato gli RQ-7 SHADOW nel 2018, ed ISR. La decisione va letta anche come volontà, da parte degli USMC, di acquisire esperienza diretta nell’utilizzo di apparecchi a pilotaggio remoto di maggior dimensioni e capacità ad elevate altitudini, componente fondamentale nelle operazioni marittime distribuite. Peraltro, l’acquisizione dei REAPER servirà come testbed in attesa dell’avvio del programma Marine Air Ground Task Force Unmanned Aircraft System Expeditionary (comunemente chiamato MUX e strettamente legato al concetto di DMO, Distributed Maritime Operations). Per quanto concerne la formazione, dal giugno del 2018 un numero imprecisato di piloti ed operatori del Corpo ha partecipato a corsi di formazione dell’USAF per ottenere l’abilitazione all’utilizzo dei droni appartenenti, secondo la classificazione del Pentagono, al “Gruppo 5” (vale a dire velivoli con peso massimo al decollo di 1.320 libbre), che includono RQ-4 GLOBAL HAWK, MQ-9C TRITON e, appunto, MQ-9 REAPER. Inoltre, per finanziare l’acquisizione di REAPER destinati agli USMC, negli ultimi 2 bilanci del Pentagono (2020/2021) erano stati previsti stanziamenti – il primo dei quali di 77 milioni di dollari per l’anno fiscale e 2020, scesi poi a 53,1 - per l’acquisto di 2 lotti da 3 MQ-9A Block 5 nel biennio 20/21. Tuttavia, la citata diminuzione dei fondi consentirà l’acquisto di soli 2 apparecchi per l’anno in corso, mentre i 3 inizialmente previsti per il 2021 sono stati cancellati dall’ultima richiesta di budget presentata lo scorso febbraio.


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