RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’AC-130W provato nell’interdizione navale 19/03/2020 | Fabio Di Felice

Il Dipartimento della Difesa Americano ha annunciato che l’US Navy ha condotto un’esercitazione nel Golfo Persico, definita “unica del suo genere”, in cui hanno partecipato un pattugliatore classe CYCLONE e un Maritime Multimission Aircraft (MMA) Boeing P-8 POSEIDON, entrambi assegnati al Naval Forces Central Command (NAVCENT), e una cannoniera volante AC-130W STINGER II appartenente allo Special Operations Command Central (SOCCENT). Secondo quanto dichiarato dalle fonti americane, lo scenario dell’esercitazione era quello di una classica missione di sicurezza marittima, la scorta ad un convoglio navale, in un area costiera contestata. Durante il movimento di questo convoglio veniva simulato l’attacco di mezzi di superficie veloci, quale minaccia asimmetrica alle navi facenti parte della formazione navale; alla positiva identificazione della minaccia da parte del P-8 POSEIDON e poi del pattugliatore, veniva autorizzato l’uso della forza con l’intervento della cannoniera AC-130W STINGER II che, tramite la sua incredibile potenza di fuoco, ingaggiava l’obiettivo distruggendolo. Il Comandante del Destroyer Squadron 50 e della Combined Task Force 55, Captain Peter Mirisola, al termine dell’esercitazione ha sottolineato che l’inserimento della cannoniera volante in un operazione navale joint accresce significativamente l'abilità di scoprire, tracciare, ingaggiare e distruggere ogni genere di mezzo di superficie che tenti di minacciare la libera circolazione sul mare, specificando, in particolare quello del Golfo Persico. L’esercitazione a fuoco ha messo in risalto l’efficacia nell’effettuare una ricognizione armata in ambiente marittimo con una cannoniera volante, grazie, oltre che all’armamento, alla sua formidabile precisione più volte testata in combattimento. Come ribadito anche dal Comandante della 5ª Flotta Americana, il Vice Adm. Jim Malloy, non è la prima volta che gli Stati Uniti utilizzano un mezzo aereo per svolgere questo delicato compito (sin dalla crisi del Golfo 1987-88), ma avere un mezzo letale e dalla lunga autonomia come l’AC-130W STINGER II in questo ruolo eleva le capacità dello strumento aereo, in supporto a quello navale, ad un livello di sicurezza per quest’ultimo mai raggiunto sino ad oggi. La cannoniera volante della Lockheed Martin è l’ultima versione migliorata, e pesantemente armata, del leggendario HERCULES, dotata di mitragliera GAU-23 da 30 mm, un cannone M102 da 105 mm, munizioni di precisione, e bombe GBU-39 Small Diameter Bomb e GBU-53/B STORMBREAKER dalla precisione e letalità formidabili nel ruolo CAS e, da oggi, anche nell’interdizione navale; alle capacità di fuoco va aggiunta pure un’autonomia di 2.500 miglia nautiche, con la possibilità di estenderla grazie al rifornimento in volo.


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