RIVISTA ITALIANA DIFESA
Luce verde per la produzione del PAK-DA 12/03/2020 | Andrea Mottola

Il Ministero della Difesa russo ha ufficialmente firmato il contratto con la Tupolev – controllata dal consorzio UAC - per l’avvio della produzione dei primi 3 prototipi del nuovo bombardiere stealth a lungo raggio PAK-DA che sostituirà prima i BEAR (anni 30), nelle varie versioni, e poi i Tu-22 BACKFIRE e i Tu-160 BLACKJACK, verosimilmente dopo il 2040. In base alle fonti ufficiali della Difesa russa, le caratteristiche dell’aereo sono state definite e la fase di design preliminare è già in corso dallo scorso novembre. Per quanto riguarda le caratteristiche, il PAK-DA dovrebbe essere un bombardiere subsonico – che affiancherà i Tu-160 supersonici che, con l’aggiornamento in corso alla variante M2 dovrebbero essere mantenuti in servizio almeno fino agli anni 40 – con un’autonomia di 12.000 km (30 ore di navigazione) senza rifornimento in volo e in grado di trasportare armamento di tipo convenzionale e nucleare. L’equipaggio dovrebbe essere composto da 4 uomini. Secondo i programmi di Mosca, i primi test di volo dei 3 prototipi dovrebbero partire nel 2027, con consegne ai rispettivi reparti dopo un paio d’anni. Detto questo, appare difficile credere che con un budget annuale per la difesa pari a 71 miliardi di dollari, e programmi per nuovo caccia (Su-57), nuovo UCAV/loyal wingman (S-70), una presunta nuova portaerei STOBAR da 40/50.000 t (già accantonato il programma SHTORM per un’unità CATOBAR da 90.000 t) ed un bombardiere strategico di 6ª generazione che dovrebbe affiancare il PAK-DA nel 2045/2050, tale progetto possa concretamente vedere la luce nei tempi descritti – dei numeri iniziali non si sa ancora nulla - e senza un partner che cofinanzi il programma.


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