RIVISTA ITALIANA DIFESA
USMC: primo test operativo per l’ACV 18/02/2020 | Eugenio Po

 

Nel primo test operativo del nuovo 8x8 anfibio, i Marines statunitensi hanno verificato con successo le sue prestazioni effettuando lanci e recuperi dall’LPD-25. Alla fine di gennaio 5 SUPERAV sono stati infatti trasportati a bordo dell’unità da assalto anfibio a bacino allagabile SOMERSET (LPD-25) in navigazione al largo di Camp Pendleton simulando un’operazione reale di sbarco. Nel corso dei test, che sono durati 3 giorni (per 50 ore di moto complessive) si sono volute verificare proprio la capacità di lancio e recupero da nave come previsto dall’ACV 1.2 (step previsto dal programma ACV come fase successiva all’ACV 1.1). I mezzi si sono comportati benissimo riuscendo a svolgere quanto stabilito nonostante le condizioni meteo molto variabili, con mare che ha superato lo stato 4 (ed è stato indicato come “stato 4,1”), cioè le condizioni molto mosse. Ricordiamo che il requisito (indicato nell’ACV 1.2) prevede che l’anfibio mantenga tale capacità (cioè quella di scendere in acqua ed essere recuperato dalla LPD) fino a stato 3. E’ evidente, quindi, che tali prestazioni - ben oltre il previsto - abbiano “fatto colpo” sulla “comunità anfibia” dell’USMC presente numerosa a queste prove, convincendo anche gli ultimi scettici sul fatto che un ruotato come il SUPERAV possa fare ciò che l’USMC ha sempre fatto solo con cingolati (per la verità il SUPERAV ha fatto molto meglio del AAV che andrà a sostituire). In parallelo prosegue anche il programma italiano VBA (Veicolo Blindato Anfibio) per un mezzo anfibio, anche se con alcuni cambiamenti molto significativi. Congiuntamente gli Stati Maggiori dell’Esercito e della Marina hanno infatti rivisto l’Esigenza Operativa destinata alla Joint Landing Force anfibia (su framework della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare, CNPM) tenendo ampiamente conto proprio dell’attività di sperimentazione effettuata dai Marines americani con il SUPERAV realizzato per gli USA. Il SUPERAV destinato all’Italia per il programma VBA non è più il veicolo “originario” presentato anni or sono poiché recepisce gran parte delle migliorie introdotte da Iveco DV per il programma ACV. L’idea sarebbe quella di ridurre al minimo (se non azzerare del tutto) l’attività di sperimentazione e certificazione del VBA facendo tesoro di tutto il lavoro svolto dall’USMC. Il VBA destinato ad EI ed MM sarebbe quindi di fatto un SUPERAV con minime modifiche rispetto alla versione ACV dei Marines, se non per la componente dell’armamento e delle dotazioni di comunicazioni e comando e controllo (realizzate interamente nel nostro Paese, ovviamente). Ulteriori dettagli su RID 3/2020, prossimamente in edicola.

 

 


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE