Francia e Germania hanno concesso alle industrie partner – Dassault, Airbus, Thales, Safran, MTU Aero Engines e MBDA - il contratto relativo alla prima fase – 1A – del programma di dimostrazione del sistema di combattimento aereo del futuro FCAS. Il contratto ha un valore di 155 milioni di euro – suddivisi in parti eguali tra entrambi i Paesi – e copre un periodo di 18 mesi poiché il Parlamento tedesco si è rifiutato di autorizzare i fondi per l’intera fase di dimostrazione che terminerà nel 2026. Bisognerà, dunque, attendere il 2021 e le elezioni in Germania per maggiori fondi e per capire la reale dimensione degli sforzi. Da questa prima fase è esclusa la Spagna che entrerà nella successiva fase 1B. La fase 1A riguarderà, in particolare, gli studi di concetto e di design del caccia pilotato, il fulcro del sistema, del Remote Carrier/gregario e dell’architettura combat cloud, mentre l’obbiettivo dell’intero programma di dimostrazione è andare in volo con un dimostratore del caccia pilotato, propulso da una variante del motore Snecma M88, attuale propulsore del RAFALE, nel 2026.