RIVISTA ITALIANA DIFESA
Vicina la IOC per la nuova munizione STORMBREAKER 11/02/2020 | Andrea Mottola

L’USAF dovrebbe ufficializzare il raggiungimento della capacità operativa iniziale per la nuova bomba planante GBU-53/B STROMBREAKER sui propri cacciabombardieri F-15E STRIKE EAGLE entro la prima metà del 2020. La STROMBREAKER, prodotta dalla Raytheon e precedentemente identificata come Small Diameter Bomb II, rappresenta un ordigno planante aviolanciato - con alette a scomparsa alloggiate all’interno della struttura centrale - appartenente alla classe SDB da 250 libbre (113 kg), caratterizzata da un’elevata precisione anche in caso di utilizzo contro bersagli mobili su lunghe distanze (70/75 km, mentre la distanza aumenta fino a 100/110 km in caso di bersagli fissi) e in ogni condizione meteo. Tali caratteristiche sono garantite dal sistema di guida terminale basato su un seeker trimodale che combina un radar attivo ad onde millimetriche, sensore all’infrarosso e canale laser semi-attivo (per utilizzo integrato con designatore laser aereo o terrestre), unitamente ad un sistema di navigazione a doppio canale inerziale e satellitare. Durante la planata iniziale e nella fase di mid-course, l’arma utilizza il sistema di navigazione e il sistema di ricezione dati bidirezionale e a doppia banda TacNet della Rockwell Collins (che consente la connessione col velivolo in Link-16, tramite il JTIDS, e con eventuale designatore terrestre/JTAC tramite connessione UHF) per le correzioni di rotta, gli aggiornamenti sulla posizione dell’obiettivo, l’eventuale re-targeting in volo e il possibile annullamento/aborto dell’attacco. La testata della STORMBREAKER, pari 47,6 kg, è doppia – a frammentazione ed esplosiva – e può essere attivata all’impatto, ad un’altezza preselezionata o esplodere “in differita” ed è in grado di perforare obiettivi corazzati, carri armati inclusi. Tutto ciò a fronte di dimensioni abbastanza contenute dell’arma (177 cm di lunghezza per 17,8 cm di diametro e peso complessivo di 94,3 kg). Attualmente, il programma di integrazione dell’ordigno sta per entrare nella fase immediatamente precedente alla IOC, denominata RAA (Required Assets Available), che impone alla Raytheon di fornire la disponibilità di un numero sufficiente di bombe per armare 12 STRIKE EAGLE - con 8 STORMBREAKER ciascuno – impiegabili con un rateo di 1,5 sortite ad aereo (18 missioni complessive, quindi 144 ordigni totali). Oltre all’imminente IOC a bordo degli F-15E dell’USAF, che possono imbarcarne fino ad un massimo di 28, suddivise su 7 travetti/sistemi di eiezione pneumatici BRU-61/A da 4 bombe ciascuno, la STORMBREKER è in corso si integrazione anche a bordo degli F-16 e degli F-22 dell’Aeronautica, degli F/A-18E/F SUPER HORNET della US Navy, mentre per il loro impiego sugli F-35 (tutte le varianti) bisognerà attendere la release Block 4 del software.


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