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EA-18G GROWLER formano team Manned – Unmanned 10/02/2020 | Gabriele Molinelli

Durante l’Annual Fleet Experiment (FLEX) del Navy Warfare Development Command, l’US Navy e Boeing hanno portato a termine un ambizioso esperimento di Manned – Unmanned Teaming (MUM-T) che ha visto l’equipaggio di un velivolo da guerra elettronica EA-18G GROWLER comandare in remoto altri 2 esemplari dello stesso velivolo. Due GROWLER, velivoli biposto molto complessi in virtù della loro delicata missione EW, sono stati trasformati in velivoli senza pilota (in realtà, per ragioni di sicurezza, ogni velivolo aveva a bordo un pilota pronto a prendere i comandi in caso di emergenza) e comandati dal terzo EA-18G. Nel corso dell’esperimento, nell’arco di 4 missioni, sono stati verificati 21 diversi test point, non pubblicamente specificati. Le principali domande da porsi riguardo questo esperimento riguardano non tanto la capacità di far volare i 2 EA-18G remotamente, poiché questo è ormai relativamente facile, ma piuttosto la capacità di operare remotamente i sistemi EW di missione e i sensori di bordo. Questa è la vera sfida e la vera fonte di nuove possibilità operative, ma anche, come facilmente intuibile, potenzialmente causa di un aumento esponenziale del carico di lavoro sull’equipaggio del velivolo controllore di missione. In ogni caso, la cooperazione Manned – Unmanned è sempre più cruciale nel futuro della guerra aerea e questo esperimento è un altro passo in quella direzione. I GROWLER potrebbero presto avere compagni di missione unmanned grazie anche al programma REMEDY, che coinvolge Northrop Grumman ed è incentrato su piccoli droni-sensore che potrebbero essere trasportati in pod sotto le ali degli EA-18G e rilasciati in volo per fare da avanguardia durante le missioni. Ulteriori approfondimenti su RID 3/20.


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