Il 10 gennaio l’Agenzia di procurement svizzera Armasuisse ha inviato una seconda richiesta di proposte ai governi delle rispettive aziende produttrici partecipanti alla gara per il nuovo caccia elvetico - che dovrà sostituire dal 2025 l’attuale flotta di F-5E/F TIGER II e di F/A-18C/D HORNET - e per il nuovo sistema terrestre di difesa missilistica antiaerea. Tale seconda richiesta fa seguito al completamento delle valutazioni successive ai test - di volo, simulazione e terrestri - effettuati la scorsa primavera sui 5 candidati iniziali: Boeing F/A-18E/F SUPER HORNET, Dassault RAFALE, Eurofighter TYPHOON, Lockheed Martin F-35A LIGHTNING II e Saab JAS-39E/F GRIPEN, quest’ultimo eliminato dalla seconda richiesta di procurement. In tale fase, il Governo svizzero chiede, in primis, la presentazione di offerte e costi, inclusivi di supporto tecnico e logistico e la fornitura di armamenti, relativi a 36 e 40 velivoli. Inoltre, Berna vuole che nelle offerte vengano incluse e dettagliate le possibilità di collaborazione tra l’Aeronautica Svizzera e quella del Paese di riferimento degli aerei (nel caso del TYPHOON sarebbe probabilmente la RAF, pur essendo Airbus la capofila nella gara in oggetto, in quanto i velivoli britannici rappresentano attualmente la più recente configurazione disponibile del velivolo, l’unica presa in considerazione dalla Confederazione elvetica), nonché tra quelle di procurement dei rispettivi Paesi. Infine, si richiede eventuali progetti di compensazioni industriali. Secondo quanto dichiarato dalla Difesa svizzera, l’acquisizione (che prevede un costo di 6 miliardi di franchi, pari a 5,56 miliardi di euro) dovrà garantire i fondamentali compiti di pattugliamento aereo permanente di un numero non inferiore ai 4 aerei per almeno 4 settimane al mese per evitare violazioni dello spazio aereo nazionale ed una secondaria capacità di supporto alle forze terrestri. Per quanto concerne l’acquisizione del sistema missilistico di difesa aerea (valore della commessa 2 miliardi di franchi, pari a 1,85 miliardi di euro), le richieste sono state inviate alla Francia per l’Eurosam SAMP/T ed agli USA per i PATRIOT PAC-3 della RAYTHEON. Secondo quanto previsto dal Governo svizzero, una volta acquisiti, i sistemi ed i caccia resteranno in servizio per non meno di 30 anni. Per entrambe le gare la presentazione delle proposte è attesa per la fine del prossimo agosto, mentre la decisione finale sulle acquisizioni non arriverà prima del 2021, tenuto conto dell’iter burocratico svizzero che prevede prima una valutazione tecnica finale che verrà effettuata dallo Stato Maggiore e, successivamente, un voto popolare sulla questione tramite referendum, prima della pronuncia finale del Consiglio Federale.