Dopo 4 anni di gestazione è andato in porto il pezzo forte del Saudi Naval Expansion Programme (SNEP II), stimato del valore di 20 miliardi di dollari. Il 20 dicembre Riad ha infatti firmato con il consorzio guidato da Lockheed Martin, e di cui è partner strategico Fincantieri Marinette Marine, il contratto da 1,96 miliardi di dollari per realizzare 4 Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), versione customizzata e potenziata delle LCS monoscafo tipo FREEDOM in costruzione dal 2005 per la US Navy in 16 esemplari, proprio nel cantiere sito in Winsconsin, acquistato dal colosso italiano nel 2008. Fincantieri era già nel team progettuale per le FREEDOM grazie agli studi sullo scafo con carena ad alta velocità derivato dallo yacht DESTRIERO. Il valore del contratto per Fincantieri è di 1,3 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro), e l’operazione avviene in FMS, dopo le varie autorizzazioni ottenute dal Governo americano. Le navi sono delle fregate medie multiruolo e rappresentano un’evoluzione delle LCS, con una minore velocità (comunque superiore ai 30 nodi), ma un’autonomia portata a 5.000 miglia ed una grande manovrabilità, garantite dalle 2 turbine a gas Rolls-Royce MT-30. Lunghe 118 m, le MMCS saranno gestite dal COMBATSS-21 Combat Management System, relizzato da Lockheed Martin, che integra un modulo a 8 celle VLS Mk-41 per 32 missili sup/aria RIM-162 ESSM, un impianto SEA RAM, 8 lanciatori per missili antinave HARPOON, mentre l’artiglieria comprenderà un cannone da 57 mm Mk-110 (sebbene nel 2015 si fosse ipotizzata l’ultima versione del 76/62 mm di Leonardo) e 2 impianti remoti Nexter NARWHAL da 20 mm. La costruzione delle navi partirà nel 2020, con consegne da completare entro il giugno 2026.