Il Bahrein è il più piccolo degli Stati del Golfo Persico, con una superficie di soli 765 km2 suddivisa in 33 isole ed una popolazione di meno di un milione e mezzo di abitanti. Il Regno è collegato alla terraferma da un lungo ponte che porta in Arabia Saudita la quale, dopo l’intervento nel Paese a maggioranza sciita su richiesta dei Regnanti sunniti Al Khalifa, di fatto lo ha trasformato in una sorta di protettorato. Nel Paese è presente inoltre l'US Naval Forces Central Command, componente navale dell'US Central Command, che ha la propria sede proprio a Manama e fa da deterrente nei confronti dell’Iran che esercita tradizionalmente un’influenza significativa sulle componenti sciite degli Stati del Golfo. Da qui la necessità di garantirsi un livello sufficiente di difesa nei confronti dell’ingombrante vicino, da integrare con le forze degli stati del GCC, e un apparato di sicurezza all’altezza anche per le esigenze interne. A ciò si aggiunge la presenza di un contingente delle Forze Armate nello Yemen, nell’ambito della coalizione degli Stati del Golfo, con i sistemi d’arma di più recente acquisizione. In questo contesto si è svolta nella capitale Manama dal 28 al 30 ottobre scorso la seconda edizione dell’esposizione BIDEC (Bahrein International Defence Exhibition & Conference) che ha riunito, presso il Bahrein International Exhibition and Convention Centre, oltre 170 espositori provenienti da 33 nazioni. Il bilancio della Difesa del Bahrein è pesantemente condizionato dal prezzo del petrolio, e la voce investimenti è difficilmente individuabile, poiché la maggior parte dei programmi di ammodernamento non risultano nello stesso bilancio. In termini d’importanza i principali programmi già lanciati sono l’acquisizione di 16 caccia F-16 Block 70, quella di 12 elicotteri da combattimento AH-1Z VIPER e l’aggiornamento delle principali unità navali, mentre resta ancora da finanziare il programma di ammodernamento dei carri armati M-60.