RIVISTA ITALIANA DIFESA
Quale futuro per gli F-35 turchi? 20/12/2019 | Andrea Mottola

Il Congresso americano sta facendo pressioni affinché il Pentagono eserciti o, quantomeno, valuti seriamente la possibilità di acquistare gli F-35A inizialmente destinati alla Turchia e congelati dopo l’acquisizione di sistemi antiaerei S-400 russi da parte di Ankara. A tal proposito, il Congresso ha approvato un disegno di legge in cui vengono stanziati 30 milioni di dollari relativi alle spese necessarie al deposito ed al mantenimento dei 6 velivoli “turchi” - attualmente ospitati presso la Luke AFB - degli equipaggiamenti e dei sistemi di supporto ad essi associati (compresi i full-mission simulators), più 440 milioni per il loro eventuale acquisto, in attesa di una decisione definitiva sul loro futuro. A partire dall’approvazione di tale proposta, il Segretario alla Difesa Esper avrà 90 giorni per presentare un rapporto ai comitati Difesa di Camera e Senato in cui sia stabilito un piano di utilizzo a lungo termine per gli F-35 che includa la possibilità di “recuperare i costi” – magari rivendendoli ad altri paesi interessati – “o di utilizzo unilaterale di tali velivoli”. Nel frattempo, prosegue la sostituzione delle 937 parti del velivolo, prodotte dalla Turkish Aerospace e da altre aziende turche, presenti su alcune sezioni della fusoliera e del carrello, sostituzione costata circa 600 milioni di dollari e che dovrebbe essere ultimata entro la fine del prossimo marzo.


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