L’11 Dicembre, grazie ad un press tour organizzato dalla NATO, RID ha potuto assistere alla cerimonia di inaugurazione del Multinational Special Aviation Programme – Training Center (MSAP-TC) presso la base aerea “Colonnello Mirko Vukusic”, nel sedime aeroportuale dell’aeroporto di Zadar (Zara), in Croazia. La base ospita il 93° Stormo dell’Aeronautica Croata (Hrvatsko ratno zrakoplovstvo). L’istituzione del Training Center è parte degli impegni presi da Croazia, Bulgaria, Slovenia e Ungheria con la NATO nel 2015 per creare una Special Operation Air Task Unit (SOATU) entro il 2025. La cerimonia è stata presieduta dal Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa croato Damir Krsti?evi? e dal Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate croate, Gen. Mirko Šundov, e vi hanno preso parte i Ministri della Difesa dei Paesi promotori: Tibor Benk? (Ungheria), Krasimir Karakachanov (Bulgaria), e un rappresentante del Ministro sloveno Karl Erjavec. Per la NATO erano presenti il Gen. Eric Wendt, Comandante del NATO Special Operations Headquarters (NSHQ) e Camille Grand, assistente del Segretario Generale Jens Stoltenberg per il settore investimenti. L’istituzione del MSAP-TC si deve alla volontà dei 4 Paesi fondatori di mettere a fattor comune le rispettive esperienze operative, possibilmente creando uno standard di riferimento per i membri e, in prospettiva, a livello NATO. Dunque, le 3 missioni principali del Training Center si riassumono nella creazione di un iter addestrativo comune per le Special Aviation Units (nell’ambito del NATO Defence Planning Process, NDPP), in un efficientamento dei costi, e nell’accrescimento delll’interoperabilità a livello NATO. Come ci ha spiegato il Direttore, il Colonnello croato Tomislav Pušnik, l’aspetto economico ha giocato un ruolo chiave. Per i Paesi piccoli, mantenere ed addestrare le forze speciali è molto oneroso. La formazione degli operatori è lunga e meticolosa, soprattutto la parte – fondamentale – dedicata alle operazioni aeree, le quali macinano numerose ore di volo, oltre al consumo delle macchine ed alla necessità di equipaggi appositamente preparati. Come risaputo, le forze di élite sono tali proprio perché non si potrebbe sostenere una spesa per operatore così importante su vasta scala. Nel caso di eserciti piccoli, l’impatto sul budget è ancora più evidente. Ad ogni modo, i Paesi fondatori del MSAP-TC hanno anche sdoganato un grande tabù. Di solito, ciascun Paese è molto geloso dei propri reparti SF e, nonostante i programmi di scambio tra alleati, il core della formazione avviene in patria. In questo caso, piloti ed operatori dei Paesi partner riceveranno effettivamente lo stesso sillabo. In realtà, l’esperienza a disposizione dei 4 partner è limitata, ma grazie ai buoni uffici NATO è possibile ricorrere in modo facilitato all’assistenza di Paesi alleati per ogni aspetto. Per esempio, il MSAP-TC può contare sul sostegno statunitense, italiano e polacco. In particolare, gli Stati Uniti hanno contribuito perlopiù economicamente, l’Italia ha messo a disposizione degli istruttori e la Polonia si è resa disponibile per qualunque tipo di sostegno (materiale, tecnico o di personale) i Paesi fondatori dovessero necessitare. Come detto, in questa fase si è pensato a scrivere il sillabo da impartire agli allievi per creare una capacità di base. I corsi teorici cominceranno già nel 2020, ma bisognerà aspettare il 2021 per la parte pratica, attualmente in fase di definizione (compreso il reperimento di piloti istruttori che possano trasmettere tattiche speciali). Ogni corso potrà accogliere fino a 50 allievi equamente ripartiti tra i partecipanti. La scelta di Zara come sede del Training Center tiene conto di una serie di fattori. In primo luogo, la geografia dei luoghi si presta bene ad ogni forma di addestramento con gli elicotteri. La costa dalmata offre scenari marittimi e terrestri (anche inframezzati), seguiti da ambiente pianeggiante, boschivo e, spostandosi leggermente verso l’entroterra (20 minuti di volo in elicottero), anche montano. In sintesi, tutti gli scenari possibili in cui infiltrare ed esfiltrare forze speciali. Inoltre, il traffico aereo nella zona è scarso, cosa che consente operazioni vaste e frequenti, ed il clima temperato consente attività di volo per 300 giorni l’anno. La base di Zara offre anche buone infrastrutture di supporto e un grande potenziale di crescita. Per il solo Training Center, la Croazia ha investito 2 milioni di euro, cui si è aggiunto un contributo statunitense di 350.000 euro. A questo vanno aggiunte le migliorie apportate alla base di recente. Per quanto riguarda gli elicotteri a disposizione, questi comprendono Mi-171SH ed OH-58D KIOWA WARRIOR croati (ed a breve anche gli UH-60M in fase di acquisizione), Mi-17 ungheresi ed AS-532AL COUGAR bulgari e sloveni. Inizialmente, ciascun Paese porterà un proprio distaccamento di elicotteri e personale, ma non è escluso che in futuro si possano scrivere requisiti comuni. L’iniziativa ha già riscosso interesse in seno all’Alleanza, come testimoniato sia dal gran numero di autorità presenti, sia dall’interesse di altri paesi ad aggiungersi, tra cui Italia e Spagna. Quest’ultima ha già inviato una delegazione che ha visitato le infrastrutture del Training Center questo autunno. Il reportage completo disponibile su RID 4/2020.