Gli USA starebbero pensando di incrementare la loro presenza militare nel Medio Oriente con altri 14.000 soldati. Le voci circa questa eventualità si stanno rincorrendo ormai da giorni, alla luce di tensioni con l’Iran sempre più forti, e trovano ulteriore alimento dagli ultimi episodi accaduti in questi giorni. Il primo è il sequestro da parte del caccia tipo ARLEIGH BURKE USS FORREST SHERMAN – sequestro confermato da un portavoce del Pentagono – di un carico di componenti per missili di sospetta origine iraniana a bordo di un’imbarcazione (sembra) diretta in Yemen. L’altro episodio è un attacco contro la base aerea irachena di Al Asad, il principale hub del dispositivo militare americano nel Paese, non rivendicato da nessun gruppo, e condotto con droni, anche se alcune fonti parlano di razzi. A ciò bisogna aggiungere un’intensificazione dell’attività ricognitiva nei confronti di obbiettivi americani nell’area da parte di droni operati dalle milizie filo-iraniane.