RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’USAF procede con lo sviluppo del MSDM 12/11/2019 | Andrea Mottola

+

Con un finanziamento di 350 milioni di dollari, l’Air Force americana ha ufficialmente avviato l’iter per la seconda fase di sviluppo del progetto MSDM (Miniature Self-Defense Munition) riguardante la progettazione di un nuovo mini intercettore antimissile aviolanciato. Lo scorso 31 ottobre l’Air Force Research Laboratory (AFRL) ha invitato le aziende interessate – Boeing, Lockheed Martin, Northrop Grumman e Raytheon, le stesse coinvolte nella prima fase triennale del progetto (2016-2019) - a presentare le proprie proposte entro il prossimo 31 gennaio. Ciò, dopo che lo stesso AFRL aveva organizzato, lo scorso giugno, un incontro con le suddette aziende concernente gli obiettivi, i dettagli tecnologici, nonché il cronoprogramma della seconda fase del programma, elementi che non sono ancora stati resi noti. Quello che si sa è che il progetto MSDM riguarderà lo sviluppo di un missile intercettore dalle dimensioni sensibilmente ridotte – si parla di una grandezza totale pari ad 1/3 rispetto ad un AIM-9 SIDEWINDER – dimensioni che consentirebbero il trasporto di 3 MSDM al posto di un singolo SIDEWINDER. Scopo primario dei nuovi mini intercettori sarà l’abbattimento tramite impatto cinetico (presumibilmente, a distanza molto ravvicinata) di missili aria-aria rispetto ai quali ogni altra contromisura – attiva o passiva – sia stata inefficace. Tale sistema, che dovrebbe prevedere un sistema di guida radar, troverà applicazione principale – ma non esclusiva - su velivoli di grandi dimensioni, lenti e con scarse capacità steatlh (aerocisterne, velivoli da trasporto o dedicati all’ISR) che si trovino ad operare all’interno o nei pressi di bolle A2/AD. Va ricordato, che il progetto MSDM nacque nel 2015, quando l’AFRL lo inserì, come componente a corto raggio, nel più ampio concetto SACM (Small Advanced Capabilities Missile) che riguardava la sostituzione dei missili a guida radar a medio raggio AIM-120 AMRAAM con vettori che garantissero la stessa portata a fronte di dimensioni ridotte della metà. In seguito, come noto, l’USAF ha scelto la proposta della Lockheed Martin AIM-260 per la sostituzione degli AMRAAM – proposta che, al contrario, prevede il mantenimento delle dimensioni a fronte di un incremento “significativo” della portata – mentre l’AFRL ha “fuso” i concetti MSDM e SACM in un nuovo e più ampio programma denominato CAST (Counter-Air Science and Technology).


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE