RIVISTA ITALIANA DIFESA
TITAN: l’occhio dell’US Army 30/10/2019 | Gabriele Molinelli

L’US Army userà 2 esercitazioni su vasta scala nel nuovo anno (DEFENDER EUROPE e DEFENDER PACIFIC 2020, nel secondo e terzo quadrimestre del 2020) per sperimentare nuovi sensori e tattiche ed anche per mettere alla prova il prototipo di un nuovo sistema d’Intelligence e Targeting, il TITAN, acronimo che sta per Tactical Intelligence Targeting Access Node. L’US Army ha identificato il potenziamento della propria artiglieria come priorità numero 1 nel suo piano di modernizzazione. L’obiettivo, perseguito attraverso una moltitudine di programmi, è acquisire capacità d’attacco in profondità, così da non dipendere dal supporto dell’Aeronautica, che potrebbe non essere disponibile in uno scenario di guerra ad alta intensità caratterizzato dall’impiego da parte nemica di tattiche e sistemi “Anti Access, Area Denial”, A2AD. Presto saranno acquisiti glider ipersonici e missili capaci di colpire fino a migliaia di chilometri di distanza, ma per sfruttare appieno tali capacità è necessario creare un sistema di targeting che sia capace di individuare i bersagli entro una fascia di 1.000 miglia dal fronte. Il sistema TITAN è al centro di questi sforzi. Deve consolidare in un unico sistema, facilmente dispiegabile in operazioni, 4 attuali sistemi SIGINT/ GEOINT distinti, rimpiazzando centinaia di Tactical Ground Stations e terminali vari, molto specifici e spesso incapaci di comunicare fra loro. Questi nuovi snodi informativi sono destinati alle unità chiamate “I2CEWS”, che sta per “Intelligence, Information, Cyber, Electronic Warfare and Space”, parte integrate della Multi Domain Task Force. Fra i sistemi da rimpiazzare c’è OGS, (Operational Intelligence Ground Station), che è la centrale tattica che consente all’US Army di accedere ai dati raccolti, fra gli altri, da ricognitori U-2, aerei radar JOINT STARS ed altri assetti. L’Esercito vuole che TITAN assorba pure le funzioni dell’attuale Tactical intelligence Ground Station (TGS), principale terminale di Geospatial Intelligence (GEOINT) per i Brigade Combat Teams. Il terzo sistema da consolidare è il Remote Ground Terminal per l’accesso alle informazioni provenienti da satelliti, ed anche l’ Advanced Miniaturized Data Acquisition System (AMDAS) Dissemination Vehicle (ADV) deve essere rimpiazzato. In pratica, il sistema TITAN dovrà essere un punto d’accesso a tutte le fonti d’informazioni disponibili, per consentire una rapida designazione dei bersagli in profondità su tutto il teatro di operazioni. Nel Fiscal Year 2022 è attesa l’operatività del TITAN come nodo d’accesso alle risorse d’intelligence basate nello Spazio, e a questa capacità si aggiungerà poi l’accesso alle informazioni raccolte dai nuovi sistemi EW terrestri programmati per il cosiddetto Terrestrial Layer System, oltre che ai dati provenienti dall’Aerial Layer System. Da notare che, per quest’ultimo, l’US Army sta puntando ad acquisire proprie piattaforme volanti ad alta quota e relativi sensori, oltre ad aerei radar.


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