La necessità di assicurare un ottimale controllo dello spettro elettromagnetico in tutte le operazioni militari richiede le capacità di sfruttare e dominare tutte le forme di ricezione e trasmissione che lo attraversano, negandone nel contempo l’utilizzo al nemico. I conflitti recenti hanno costantemente dimostrato al di là di ogni dubbio l’importanza fondamentale del dominio dello spettro elettromagnetico, al punto che coloro che non adeguano le proprie forze a questo aspetto oggi saranno gli sconfitti di domani. Quindi la mancata comprensione o il mancato adeguamento delle dinamiche e delle strategie del combattimento elettronico non è oggi scusabile. Il mondo delle guerra elettronica, per quanto complesso, non è una sorta di magia: è una disciplina ingegneristico-operativa ormai consolidata, il cui successo è ottenuto attraverso sforzi sistematici. Dal 1983, COMPASS CALL ha soddisfatto questo bisogno attraverso una flotta di 14 EC-130H dotati di apparecchiature per la guerra elettronica (EW) in grado di interrompere le funzioni di Comando/Controllo (C2) del nemico, limitando il più possibile il coordinamento delle unità avversarie e la gestione delle forze: si tratta, quindi, di un sistema d’arma non letale utilizzato per degradare le capacità operative del nemico. La macchina si integra in operazioni a qualsiasi livello, e i bersagli possono essere sia designati prima del decollo in fase di pianificazione, sia acquisiti durante la missione, sia acquisiti da piattaforme esterne (altri velivoli simili, posti comando volanti, ecc.).
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