Come da programma, dopo 3 settimane ieri si è conclusa l’operazione NATO di Interim Air Policing Northern Lightning. I 6 caccia F-35A del 32° Stormo, facenti parte della Task Force Air 32 costituita presso la base di Keflavik, rientrereanno nelle prossime ore alla base di Amendola. Durante la Northern Lightning per la prima volta un caccia di quinta generazione sono stati impiegati in una missione di Air Policing, dando all’Italia il privilegio di essere il primo paese dell’Alleanza ad impiegare in un’operazione NATO i JSF. I velivoli hanno preservato l’integrità dello spazio aereo della NATO, rafforzando l'attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda che non possiede capacità e strutture per la difesa aerea autonoma. Tale missione ha implicato l'esecuzione di numerose attività addestrative che hanno permesso di accrescere il bagaglio d'esperienza i tutto il personale rischierato in un contesto diverso da quello abitiuale. La partecipazione a tale operazione, inoltre, ha consentito di testare non solo le capacità operative del JSF, ma anche la logistica di proiezione, la sostenibilità e l'impiego in un contesto operativo - climatico ed ambientale - particolarmente diverso da quello abituale. Gli F-35A, dopo aver conseguito la piena capacità operativa della missione, hanno eseguito una decina di scramble addestrativi ed effettuato oltre 150 ore di volo con un grado di efficienza vicino al 100%, conducendo, nel frattempo, attività addestrativa congiunta con il personale della Icelandic Coast Guard.
La Task Force Air (TFA) 32nd Wing è costituita, infatti, oltre che dal Task Group Lightning, anche da circa 140 uomini, tra personale tecnico e logistico e quello relativo ai controllori della Difesa Aerea del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico. Questi, in coordinamento con la Coast Guard Islandese, hanno assicurato le funzioni proprie della difesa aerea, dalla sorveglianza e identificazione al controllo degli intercettori nell’Area di Responsabilità (AOR - Area of Responsability) oltre ai collegamenti con il CAOC (Combined Air Operation Center) di Udem.
Per garantire la necessaria cornice di sicurezza è stato inoltre impiegato un team costituito da personale del 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” dell’Aeronautica Militare di Martina Franca (TA), coadiuvato da personale “Force Protection” del 32° Stormo.
Importante il contributo fornito da altri reparti dell'Aeronautica Militare che hanno garantito il rischieramento della TFA. La 46a Brigata Aerea di Pisa ed il 14° Stormo di Pratica di Mare, grazie all’utilizzo di velivoli C-130J e KC 767, hanno effettuato il trasporto di personale e materiale, garantendo inoltre il rifornimento in volo ai velivoli F-35, ed il 41° Stormo di Sigonella che con il pattugliatore P-72 ha effettuato l’importante compito di SAR (Search And Rescue) oceanico assicurando la prevista cornice di sicurezza nella traversata verso e dalll’Islanda.