RIVISTA ITALIANA DIFESA
La Russia testa l’UCAV S-70 come “loyal wingman”? 03/10/2019 | Andrea Mottola

Lo scorso 27 settembre, il Ministero della Difesa russo ha reso noto che l’UCAV russo S-70 OKHOTNIK-B ha eseguito il primo volo di prova MUM-T (volo in formazione tra velivoli a pilotaggio remoto e con equipaggio) assieme ad un caccia di 5ª generazione Su-57 FRAZOR. Non esistono comunicazioni ufficiali riguardo alla data ed al luogo del test, ma è verosimile ritenere che sia avvenuto nei pressi del 929° Centro Test di Chkalov (regione di Astrakhan), probabile sede del primo volo dell’OKHOTNIK ad inizio 2019. Quello che si sa è che il volo è durato circa 30 minuti e, secondo quanto comunicato dalle fonti ufficiali dell’Aeronautica russa (VKS), è stato effettuato per testare l’integrazione tra i 2 velivoli. Sebbene non esistano conferme ufficiali riguardo al fatto che i 2 aerei fossero realmente “connessi” durante il volo (via data-link satellitare o con sistemi line-of-sight), è possibile che ciò si riferisca alla capacità del S-70 di fungere da sensore avanzato per la raccolta e la condivisione di dati con il Su-57 in modo da fornire una “picture” più ampia e completa della situazione. Nello specifico, l’UCAV equipaggiato per l’occasione con la suite avionica completa (sensori radar ed optronici) e settato in modalità “automatizzata”, potrebbe essere stato impiegato per testare la capacità di incrementare la copertura radar di scoperta e acquisizione del FRAZOR, permettendogli l’acquisizione di bersagli aerei/terrestri situati oltre il raggio di scoperta del suo sistema radar ed eseguire il lancio ed il “cueing” di armi stand-off, il tutto restando fuori dalla copertura delle difese aeree e missilistiche nemiche. Tale ipotesi andrebbe ad integrare le voci riguardanti il possibile futuro impiego del S-70 come “loyal wingman”, il concetto operativo che prevede la gestione diretta dell’UCAV anche da parte degli equipaggi di velivoli manned. Ciò, forse, anche per mitigare i “vulnus” - in termini di raggio di scoperta del radar e di “stealthiness” – che continuerebbero ad affliggere il Su-57. Riguardo alla ridotta segnatura radar, questa volta in riferimento all’OKHOTNIK, va segnalato che il test è stato effettuato da un velivolo con la configurazione “esposta” del motore, e non con quella presentata durante l’ultimo salone MAKS che prevede una riprogettazione della parte caudale dell’UCAV con l’eliminazione degli ugelli della turbina e la “copertura” totale del motore e di parte degli scarichi. Tornando alla fase di test del S-70, secondo i programmi i primi voli degli UCAV armati dovrebbero essere effettuati tra le fine del 23 e l’inizio del 24, mentre la produzione in serie dovrebbe partire nel 25.


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