RIVISTA ITALIANA DIFESA
Difesa: le priorità per il nuovo Governo 05/09/2019 | Pietro Batacchi

A giuramento del Conte Bis avvenuto, e con un nuovo Ministro della Difesa – a proposito, un sincero augurio di buon lavoro all’On. Lorenzo Guerini – è utile adesso fare qualche riflessione sulle priorità in tema di Difesa. La prima di questa, la decisione circa la partecipazione ad uno dei 2 progetti di caccia europeo, sembra essere stata soddisfatta. Come infatti anticipato dalla “Stampa” e da RID, il dossier con l’adesione al TEMPEST era definito e pronto ad andare in firma l’11 settembre al salone DSEI di Londra. Adesso bisognerà vedere se i tempi della fiducia e dell'insediamento della nuova Amministrazione consentiranno di chiudere la questione la prossima settimana o se la firma invece slitterà più avanti. La seconda priorità riguarda invece l’F-35, e gli impegni, ancora non presi, per l'acquisizione dei velivoli successivi al lotto n.14. Anche in questo caso bisogna decidere, in fretta, altrimenti il programma subirebbe un ulteriore ritardo. Al momento l’Italia ha ordinato come noto 28 aerei. Un’altra urgenza ha che fare con il completamento del sistema G2G italiano, in particolare riguardo alla modifica del Codice dell'Ordinamento Militare, all’Art.537 Ter, per consentire alla Difesa di condurre pure attività “contrattuale” apponendo la propria firma su un’offerta e/o un contratto per la fornitura di beni e servizi militari dell’industria nazionale ad un Passe estero. Questa riforma consentirebbe finalmente anche all’Italia di mettersi sullo stesso piano degli altri grandi attori internazionali e rafforzerebbe notevolmente il nostro export militare. A questi temi bisogna poi aggiungere: il completamento della stesura della strategia di sicurezza nazionale, a livello Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla quale poi dovrebbe discendere la strategia di difesa nazionale, ma pure la necessità di rimettere mano alla Riforma Di Paola – pessimamente attuata, c’è da dire, come purtroppo avevamo previsto – visto quanto emerso palesemente anche dalle recenti audizioni dei Capi di Stato Maggiore. Infine, bisognerebbe veramente iniziare a pensare alla creazione di una Riserva per le Forze Armate vera ed operativa, e ad una legge pluriennale sugli investimenti per dare certezza al procurement ed alla pianificazione da parte delle aziende. Insomma, alcuni punti che auspichiamo siano affrontati dal nuovo Governo entro la fine di questa legislatura.


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