RIVISTA ITALIANA DIFESA
Guerra a ISIL 22/09/2014 | Pietro Batacchi

Finora gli Stati Uniti hanno condotto oltre 180 attacchi aerei contro obbiettivi di ISIL in Iraq. Negli attacchi sono state colpite postazioni, colonne di mezzi e campi di addestramento. Nel complesso, nonostante il ritmo blando seguito finora dalla campagna, gli attacchi aerei hanno permesso alle forze irachene e ad i Peshmerga di arginare l'offensiva di ISIL e di riprendere una, seppur minima, parte di territorio conquistato dai miliziani dallo scorso giugno, nonché un obbiettivo strategico come la diga di Mosul. In particolare, sotto la costante minaccia proveniente dall'aria, che, oggettivamente, crea un deterrente, ISIL ha dovuto abbandonare quella tattica, basata su veloci puntate contro obbiettivi precisi ad opera di colonne di pickup pesantemente armati, che le aveva permesso di conquistare in poco tempo vaste porzione di territorio iracheno, per ripiegare, invece, su un tattica più “conservativa”.

Agli attacchi aerei hanno preso parte i caccia HORNET e SUPER HORNET della portaerei GEORGE BUSH, ma anche UAV REAPER armati, bombardieri B-1B LANCER e cacciabombardieri F-15 E STRIKE EAGLE. Gli attacchi sono guidati a terra da nuclei delle forze speciali che operano come FAC (Forward Air Controller). Ad oggi, gli USA hanno sul campo in Iraq circa 1.600 uomini (a cui se ne stanno aggiungendo altri 500) tra personale addetto alla protezione delle sedi diplomatiche e consolari, addestratori, consiglieri che operano in supporto alle forze irachene, soprattutto nell'attività di pianificazione delle operazioni, e personale per la già ricordata attività di guida terminale degli attacchiaerei ma anche in “azioni dirette” (eliminazione di obbiettivi ad alto valore di ISIL).

Il dispositivo aero-navale americano è distribuito tra vari paesi del Golfo. In Qatar c'è la sede avanzata del Comando Centrale (US Central Command, CENTCOM, il cui Quartier Generale è a Tampa, in Florida). Ma in Qatar, presso la grande base di Al Udeid, è di stanza anche il Comando avanzato della componente aerea dello stesso CENTCOM, il cui Comando permanente è nella base di Shaw, in Sud Carolina. Al Udeid ha la pista più lunga di tutto il Medio oriente, ovvero quasi 4.500 m, ed ospita velivoli per la guerra elettronica EA-6B PROWLER dei Marines, che potrebbero essere impiegati per “accecare” le difese aeree siriane qualora gli attacchi si estendessero, appunto, anche alla Siria ed il Governo di Damasco non desse il consenso ad attaccare ISIL sul proprio territorio, bombardieri B-1 LANCER e velivoli per la ricognizione  e la sorveglianza del campo di battaglia E-8 J-STARS.

Un altro Paese strategico nell'area sono gli Emirati Arabi Uniti, dove la base aerea dell'Aeronautica emiratina di Al Dhafra, in prossimità dell'aeroporto internazionale di Abu Dhabi, è impiegata anche da Americani e Francesi, ma all'occorrenza può essere utilizzata anche dagli Inglesi. Ad Al Dhafra gli Americani schierano UAV per la ricognizione e sorveglianza ad alta quota RQ-4 GLOBAL HAWK, aerei spia U-2 DRAGON LADY, velivoli per la sorveglianza dello spazio aereo E-3 SENTRY e aerorifornitori KC-10. Nella base sono stati dispiegati anche cacciabombardieri F-15E  STRIKE EAGLE. I Francesi, invece, usano Al Dhafra dal 2008 e vi schierano in permanenza 6 caccia RAFALE, che ruotano con i MIRAGE-2000D, un’aerocisterna KC-135 STRATOLIFTER ed un velivolo per il pattugliamento marittimo ATLANTIC.

Per quanto riguarda il dispositivo navale, a Manama, in Bahrein, ha sede il Comando della componente navale di CENTCOM e la Quinta Flotta dell'US Navy. Quest'ultima è composta da un gruppo da battaglia portaerei, attualmente basato sulla portaerei GEORGE BUSH, su un gruppo anfibio, unità contromisure mine ed una task force di sottomarini. La GEORGE BUSH è la più moderna portaerei in servizio con l'US Navy, decima ed ultima unità della classe NIMITZ. La nave può trasportare 4 gruppi caccia su SUPER HORNET ed HORNET (12x4 più le riserve), un gruppo di 4-6 EA-6B PROWLER per la guerra elettronica, un gruppo AEW (Airborne Early Warning) su 4 E-2C HAWKEYE, e 2 gruppi elicotteri SH-60 e MH-60 per le operazioni anti-sommergibile, le missioni antinave e le missioni di ricerca e recupero SAR (12 elicotteri in totale). Il gruppo anfibio è costituito da una nave LHD, che opera anche con 6 caccia AV-8B HARRIER, una nave da trasporto anfibio LPD ed una nave da sbarco LSD. Sulle navi è trasportabile, equipaggiata al completo, una Marines Expeditionaruy Unit composta da circa 2.300 uomini. Infine, la task force sommergibili dovrebbe contare su un sottomarino a propulsione nucleare tipo SSGN (classe Ohio convertito), capace di lanciare 154 missili da crociera TOMAHAWK (da 22 “pozzi” dotati di 7 tubi di lancio ciascuno), e almeno 2 sottomarini nucleari d'attacco classe LOS ANGELES o VIRIGINIA, entrambi dotati di un modulo di lancio a celle verticali per 12 missili TOMAHAWK.

Chiude il quadro il Kuwait, un altro Paese dove gli Stati Uniti, nell'ambito di un accordo di mutua difesa rinnovabile ogni 10 anni, mantengono una massiccia presenza militare. Presso la base aerea di Ali Al Salem, sono dislocati aerei cargo C-17 e C-130J, mentre presso il grande hub addestrativo e di stanziamento di Camp Buehring è dislocata una brigata corazzata dell'US Army che opera come riserva di teatro. A Camp Arfjan, invece, è ubicata una base di pre-posizionamento di materiali ed equipaggiamenti per US Army e Marines ed il Comando della 160ª Brigata Trasmissioni dell'US Army. Infine, va menzionata la grande base logistica navale di Camp Patriot (Kuwait Naval Base) -  sulla costa orientale del Paese – dove operano anche 650 Seabees (il genio navale dell'US Navy).

Ad Erbil, invece, nel Kurdistan iracheno operano già da tempo UAV REPAER armati, ma la base, mano mano che le operazioni contro ISIL si intensificheranno, potrebbe ospitare a breve anche i primi caccia americani. UAV PREDATOR sono basati anche nella base turca di Incirlik.

Alle operazioni hanno per ora preso parte anche i francesi, che, dopo aver effettuato dei voli di ricognizione sull'Iraq con caccia RAFAEL, dotati di pod RECO NG, schierati nella base emiratina di Al Dhafra, hanno iniziato ad attaccare obbiettivi di ISIL con gli stessi aerei, e gli inglesi che impiegano, sempre per missioni di ricognizione, 3-4 TORNADO GR4, dotati di pod dedicato RAPTOR, ed un aereo SIGINT (Signal Intelligence) RC-135W RIVET JOINT, dislocati nella base cipriota di Akrotiri. 


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