RIVISTA ITALIANA DIFESA
Corea del Nord, nuovo sottomarino lanciamissili 25/07/2019 | Pietro Batacchi

La Corea del Nord ha condotto un nuovo test con 2 missili balistici a corto raggio, che hanno fatto risalire la tensione nell’area, e come se non bastasse Kim Jong-un ha visitato il cantiere di Sinpo dove è in un avanzato stato di costruzione un secondo sottomarino lanciamissili balistici. Si tratterebbe di una versione più grande del sottomarino classe GORAE, con un dislocamento superiore alle 2.000 t, utilizzato finora per la sperimentazione del missile balistico tipo SLMB (Submarine Launched Ballistic Misisle) KN-11. Il GORAE, in parte derivato dai vecchi sottomarini sovietici classe GOLF, è un sottomarino a propulsione convenzionale lungo 66 m e con un dislocamento in immersione attorno alle 1.500-2.000 t. La caratteristica distintiva è una relativamente generosa falsatorre (conning tower) con una sezione centrale rettangolare che ospita 1-2 pozzi per il lancio del KN-11, accreditato di una gittata di un migliaio di chilometri. La campagna di test del KN-11 è stata condotta sia da chiatte subacquee sia dallo stesso GORAE. La Corea del Nord sembrerebbe disporre di ben 2 chiatte subacquee per la sperimentazione degli SLBM. Una presso il cantiere di Nampo, sulla costa occidentale, ed una presso il cantiere di Sinpo, sulla costa orientale. Le 2 piattaforme sono pressochè identiche e sembrano simili alle vecchie PSD-4 sovietiche. Il primo test dal GORAE è avvenuto nel novembre 2015, ma non avuto successo, tanto è vero che un mese dopo è stato replicato da chiatta, pare, questa volta, con successo. Il secondo test dal GORAE è avvenuto nell'aprile 2016, ancora senza esito positivo, ma pochi mesi più tardi, ad agosto, il terzo test è andato a buon fine. In quell'occasione, il battello era in immersione di fronte alla base di Sinpo ed ha lanciato alle 05:30 ora locale del mattino un KN-11 che ha seguito oltre 500 km di traiettoria prima di ricadere nel Mar del Giappone. Se il GORAE ed il fratello più grande in costruzione dovessero davvero diventare operativi, come l'avanzamento del programma lascia presupporre, e se sui KN-11 fossero caricate testate nucleari, o chimiche, la Corea del Nord potrebbe conseguire quella capacità di second strike che, in ultima analisi, assicura la credibilità e la stabilità di un qualunque deterrente.


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