RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il T-X vola verso la CDR 09/07/2019 | Andrea Mottola

Lo scorso 1° luglio Boeing ha ufficialmente dato inizio al programma di test di volo riguardanti la fase EMD (Engineering Manufacturing Development) per la valutazione dei requisiti operativi del futuro addestratore dell’USAF T-X che andrà a sostituire i vecchi T-38 TALON. Il programma di prove di volo è partito con i primi 2 prototipi designati T-X BTX (matricole N381TX ed N382TX) finanziati dall’azienda e costruiti durante la gara T-X, mentre i test con la versione definitiva del velivolo – finanziato dall’Air Force - verranno eseguiti il prossimo anno, dopo la Critical Design Review prevista entro la fine del 2019. I 2 aerei citati hanno già totalizzato 72 voli complessivi nella fase prove preliminari - il primo dei quali effettuato nel dicembre 2016 e l’ultimo nel dicembre 2018 - precedenti alla fase di valutazione e sviluppo EMD che rappresenta l’ultima fase di test prima dell’avvio della produzione degli apparecchi. Rispetto a tali voli, sui quali sono stati effettuate analisi approfondite fino allo scorso giugno, proprio in vista dell’avvio dei test EMD, i prototipi (che Boeing preferisce designare come “piattaforme pienamente configurate”) sono stati modificati dall’azienda di St. Louis con nuovi sediolini eiettabili ACES 5 della Collins Aerospace, nonché con un nuovo sistema di generazione dell’ossigeno (OBOGS). Non sono stati resi noti dettagli riguardanti la natura o la durata dei voli eseguiti. Il contratto T-X – del valore di 9,2 miliardi di dollari - vinto dal duo Boeing/Saab lo scorso settembre, prevede la consegna all’USAF di 46 simulatori e di almeno 351 aerei, con opzione per altri 125 che potrebbero essere acquisiti nel caso in cui la durata, la qualità e la quantità dei test eseguiti dalla Boeing consentano una riduzione delle prove di volo effettuate direttamente dall’Aeronautica, con conseguente risparmio di fondi che verrebbero indirizzati appunto verso i 125 T-X aggiuntivi. Secondo i programmi, gli aerei verranno assemblati a St. Louis e, per la parte riguardante Saab (sezione posteriore della fusoliera), nel nuovo stabilimento dell’azienda svedese di West Lafayette (Indiana), ad un rateo previsto di 60 apparecchi all’anno. I primi 5 velivoli (e 7 simulatori) dovrebbero essere consegnati alla base texana di Randolph nel 2023 e raggiungere la capacità operativa iniziale per la fine dell’anno seguente.


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