L’IAF intende procedere alla sostituzione del VYMPEL R-77 (AA-12 ADDER, per la NATO) con un missile più prestante, individuato nell’ultima variante dell’I-DERBY Extended Range israeliano, con seeker migliorato e alleggerito a favore di più carburante, così da garantire una gittata superiore ai 100 km. L’India ha già selezionato il DERBY per il TEJAS e ne impiega una variante precedente per il lancio da terra nelle sue batterie SAM SPYDER-SR ordinate nel 2008-9 e consegnate fra 2012 e 2015. Il nuovo missile dovrebbe essere ordinato rapidamente ed essere operativo per il 2021.
L’urgenza è dovuta al fatto che il 27 febbraio scorso, durante la breve crisi fra India e Pakistan seguita all’attacco di velivoli indiani contro un campo d’addestramento del gruppo terroristico Jaish-e-Mohammed presso Balakot, l’Aeronautica Indiana si è trovata in difficoltà.
Secondo l’India, 24 velivoli pachistani si sono avvicinati alla Linea di Controllo, e quando 8 Su-30 MKI sono intervenuti per fronteggiarli sono stati costretti a manovre evasive dall’arrivo di missili AMRAAM lanciati da circa 100 km di distanza. I Su-30, armati di R-77, non hanno potuto far fronte all’attacco poiché il missile russo “non garantisce le performance che gli vengono attribuite” e “non è in grado di ingaggiare a 80 km o più”. I Su-30 in ritirata hanno evitato i missili in arrivo, ma non hanno potuto prevenire lo sconfinamento di alcuni velivoli avversari che hanno lanciato alcune bombe plananti.
Il missile a corto raggio R-73 si avvia a sua volta all’uscita di scena, con l’India che è decisa ad integrare l’ASRAAM di MBDA anche sui suoi Su-30 MKI. Inizialmente, il missile britannico era stato scelto per l’aggiornamento dei SEPECAT JAGUAR, ma ora diventerà di fatto il corto raggio standard indiano, con MBDA che propone di assemblare il missile direttamente in India. Test in galleria del vento, parte del processo d’integrazione sul Su-30, sono cominciati al National Aerospace Laboratories di Bangaluru.
L’India sta sviluppando un missile a medio-raggio nazionale, l’ASTRA, e ne ha ordinati 50 esemplari di pre-serie, ma l’IAF non sembra impressionata e richiede una versione “Mk2” a gittata incrementata. La maturità di un tale missile potrebbe essere ancora a parecchi anni di distanza.