RIVISTA ITALIANA DIFESA
Petroliere in fiamme nel Golfo 13/06/2019 | Gabriele Molinelli

 

Altre 2 grandi petroliere sono state colpite da attacchi di natura misteriosa al largo degli Emirati Arabi Uniti, non lontano dallo stretto di Hormuz. Circa un mese fa, 4 navi erano state lievemente danneggiate con l’uso di piccole mine magnetiche applicate sul loro scafo. La situazione attuale sembrerebbe peggiore e potrebbe portare all’affondamento di una o di entrambe le navi.

La KOKUKA COURAGEOUS, battente bandiera panamense e gestita da BSM Ship Management, è carica di metanolo e il suo equipaggio di 21 persone è stato evacuato con l’assistenza di un’altra nave di passaggio. Inizialmente non sembrava in pericolo di affondamento, ma un più recente comunicato dell’armatore riferisce una situazione più grave.

La FRONT ALTAIR, della Taiwanese CPC, è gravemente danneggiata e rischia di affondare, con il suo carico di 75.000 tonnellate di Nafta destinata al mercato asiatico. L’equipaggio di 21 persone, di cui una leggermente ferita, è stato evacuato con assistenza iraniana. Wu-I Fang, CEO della compagnia armatrice, ha comunicato che si sospetta che i danni siano stati causati da un siluro, ma non c’è ancora modo di confermarlo.

 La tensione nella regione è molto alta, e nella giornata di ieri c’erano anche stati 26 feriti all’aeroporto saudita di Abha, 200 km a nord del confine con lo Yemen, colpito con un missile cruise di fabbricazione iraniana lanciato dagli Houthi yemeniti. Si tratterebbe di un SOUMAR, un derivato iraniano del missile russo KH-55.


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