RIVISTA ITALIANA DIFESA
UTC e Raytheon: una fusione militare-civile 11/06/2019 | Pietro Batacchi

 

Dopo mesi di rumors è arrivata ufficialmente la notizia: la multinazionale UTC Technologies, proprietaria tra l’altro di Pratt & Whitney e Collins Aerospace, ma con un business largamente civile e commerciale, e il colosso della difesa Raytheon hanno annunciato la fusione delle rispettive attività e la creazione di una nuova compagnia che si chiamerà Raytheon Technologies. L’operazione – una volta superate tutte le approvazioni dalle autorità preposte, cosa non scontata – dovrà essere chiusa entro la metà del 2020. A quel punto nascerà un nuovo soggetto militare-civile da quasi 100 miliardi di dollari di ricavi di cui gli azionisti di UTC deterranno il 57% (contro il 43% di quelli di Raytheon), con un range di attività che spazia dai sistemi di condizionamento, scale mobili e motori aeronautici, alla missilistica ed alla sensoristica. I segmenti di sovrapposizione sono limitati, riguardano in particolare i sistemi all’infrarosso e le comunicazioni, ed è quei dove probabilmente si rinuncerà a qualche asset, ma l’obbiettivo strategico di fondo è incrementare risorse e cassa attivando un cospicuo ciclo di investimenti in ricerca e sviluppo in settori chiave come l’ipersonico, i laser ad alta tecnologia, l’intelligenza artificiale, ecc. Del resto , la nuova strategia di difesa americana proprio questo richiede: investire su tecnologie avanzate per affrontare contesti convenzionali tra pari, leggi con Cina e Russia.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE