RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le capacità di proiezione delle FA russe 25/05/2019 | Jean-Pierre Husson

L'annessione della Crimea e, soprattutto, l’intervento militare in Siria hanno fornito chiare indicazioni sulla modernizzazione delle FA russe e sulle loro capacità di proiezione. E altrettanto rivelatrice è stata anche la grande esercitazione interforze VOSTOK 2018, con la quale Mosca ha mostrato, al di là del suo rinnovato potenziale militare, le proprie ambizioni strategiche. Presentata dal Cremlino come "la più importante esercitazione nella storia delle Forze Armate russe", la VOSTOK 2018 ha mobilitato, lo scorso settembre e per un’intera settimana, capacità impressionanti in termini di schieramento a lunga distanza ed impegno coordinato di forze sul campo. Il successo dell'esercitazione ha permesso a Mosca di inviare un messaggio forte e chiaro ai governi occidentali, in particolare a Washington, ed ai vertici della NATO: lungi dall'essere isolata, la Russia odierna è in grado di cooperare militarmente con la Cina (prima stretta integrazione tra le strutture di comando delle FA russe e cinesi) dimostrando contemporaneamente la capacità di dispiegare e utilizzare in modo massiccio e coerente le proprie forze su più fronti, se necessario. Una settimana prima dell’esercitazione VOSTOK 2018, mentre il suo dispositivo aero-terrestre in Siria portava duri colpi alle ultime sacche di resistenza jihadiste, nel Mediterraneo orientale la Voenno-Morskoj Flot (VMF), la flotta russa, si era schierata a schermo difensivo rivolto verso occidente, al largo delle coste siriane, nell’ambito di una grande esercitazione navale ed aerea, alla quale hanno preso parte poco meno di una ventina di unità di superficie e una trentina di velivoli da combattimento.

Tutto l'articolo disponibile su RID 6/19.


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