RIVISTA ITALIANA DIFESA
Terminata la MARE APERTO 2019 16/05/2019 | Marina Militare

 

È terminata la mare Aperto 2019, la più grande esercitazione nazionale della Marina Militare, condotta in mare dal Comando in Capo della Squadra Navale da bordo della Portaeromobili Giuseppe Garibaldi.

47 navi, 5 sommergibili, oltre 30 aeromobili imbarcati, e unità navali di Canada, Francia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Spagna e Stati Uniti. Una componente aerea rafforzata da velivoli imbarcati della US Navy e da numerosi assetti dell’Aeronautica Militare. Una connotazione anfibia, con la presenza di una forza da sbarco composta da 400 Fucilieri di Marina della Brigata Marina San Marco, una aliquota di militari del reggimento lagunari Serenissima dell’Esercito Italiano e 180 Fucilieri di Marina del Tercio de Armada spagnolo.

Questi i numeri importanti dell’esercitazione che ha addestrato in mare, per dodici giorni, un totale di oltre 6300 uomini e donne.

Attraverso la creazione di uno scenario esercitativo caratterizzato da una minaccia multidimensionale e a difficoltà crescente, navi ed equipaggi si sono esercitati nelle principali forme di lotta sul mare e dal mare, al contrasto ai traffici illeciti sul mare, alla gestione di situazioni di crisi in ambienti con presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica, oltre alla gestione delle emergenze di bordo e alla proiezione di una forza anfibia dal mare su terra in ambiente cyber. Le navi della Squadra Navale hanno condotto anche addestramenti mirati nel campo della prevenzione e contrasto dell’inquinamento marino e nelle operazioni di Law Enforcement su mare, insieme a unità aeronavali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

Anche all’edizione 2019 della Mare Aperto hanno partecipato 48 studenti provenienti dall’università degli studi Aldo Moro di Bari, dall’università di Genova, dall’università la Sapienza di Roma, dall’università Ca’ Foscari di Venezia e dalla Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) Guido Carli di Roma. Studenti e docenti, nell’ottica della “contaminazione” con le eccellenze del mondo accademico, sono stati coinvolti attivamente all’interno degli Staff come Political e Legal Advisors, addetti alla Pubblica Informazione, nel campo ingegneristico e nei campi di geologia e geofisica marina.

Inoltre a bordo della nave di supporto logistico Etna, è stato attivato un assetto di elevate capacità mediche e chirurgiche, con un team composto da 19 tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio ed è supportato da una rappresentanza del Corpo Militare della Croce Rossa e del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Su nave Etna è imbarcata anche un’aliquota di dipendenti civili della Difesa, che ha operato dalle officine della nave per il supporto tecnico di aderenza alle unità della Squadra Navale.

L’esercitazione Mare Aperto ha avuto come scopo migliorare i livelli di efficacia e prontezza operativa e favorire il processo di integrazione interforze con le altre Forze Armate, agenzie nazionali e con alleati e partner, sempre più necessario e indispensabile per assicurare la difesa degli interessi nazionali, rafforzando in particolar modo la sorveglianza marittima nel Mediterraneo.

L’addestramento in mare è fondamentale per la Marina Militare poiché costituisce il sistema più efficace per preparare, nella maniera più realistica possibile, il personale ad assolvere in sicurezza i propri compiti istituzionali, fornendo al Paese una forza navale in grado di affrontare le moderne sfide alla sicurezza marittima.


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