RIVISTA ITALIANA DIFESA
Piaggio Aerospace: ancora incertezze sul futuro 29/04/2019 | Pietro Batacchi

L’incontro svoltosi il 24 aprile scorso al MiSE su Piaggio Aerospace ha portato alcune novità di un certo rilievo sul futuro dell’azienda ligure attualmente in amministrazione straordinaria, ma non autorizza facili ottimismi, anzi. In particolare, nel breve periodo è previsto il riavvio delle attività di manutenzione dei velivoli P180 e della produzione degli stessi, nonché la finalizzazione della certificazione dell’UAV P1HH HAMMERHEAD e l'impegno su quest’ultimo fronte all'acquisizione di 2 sistemi (4 velivoli). L’acquisto di 4 sistemi, per un totale di 8 velivoli, prospettato lo scorso febbraio viene dunque meno anche se il comunicato del MiSE genericamente fa riferimento all'acquisizione di “altri sistemi” nel medio periodo con “l'obiettivo a lungo termine di avere in azienda le capacità per lo sviluppo di ulteriore tecnologia legata alle linee guida del Ministero della Difesa”. Secondo il Governo, ciò consentirebbe a Piaggio Aerospace di entrare nell’attività di progettazione di sistemi a livello europeo e, in particolare, nel programma EUROMALE. Un passaggio fondamentale e lo snodo attraverso il quale il Governo intenderebbe adesso rilanciare l’azienda da un punto di vista industriale, dopo lo scarso gradimento manifestato dall’Aeronautica per la prospettiva di rilancio precedente legata al solo UAV P1HH HAMMERHEAD (che l’AM non vuole). Tuttavia ritagliare adesso una quota di partecipazione per Piaggio Aerospace nel programma EUROMALE sembra alquanto difficile considerando che i giochi sono ormai fatti. Per l’Italia, Leonardo dovrebbe detenere un workshare nel progetto tra il 20 ed il 25%, mentre la capocommessa è Airbus ed un ruolo di rilievo spetta pure a Dassault. Alla luce di questo diventa difficile capire cosa potrebbe fare Piaggio Aerospace dentro l’EUROMALE, basti pensare che anche nel P2HH, programma al momento defunto, la “fetta” di Leonardo era notevolmente cresciuta (rispetto a quella posseduta nel P1HH) fino alla produzione di tutta l’ala e delle superfici mobili (oltre all’avionica ed al sistema di missione e di controllo). L’altro obbiettivo del Governo è creare con Piaggio Aeropsace “un polo unico per la manutenzione” , ma lo stesso comunicato del MiSE non specifica in maniera più dettagliata i termini della questione e quali attività in tale ambito verrebbero svolte oltre a quelle che attualmente Piaggio Aerospace già effettua come, per esempio, quelle sui P180 o sui motori degli MB339 o, ancora, le attività sui motori PW-206/207 (di cui l’azienda produce pure importanti componenti) degli elicotteri AW-109 ed AW-169. Le prospettive dell’azienda, pertanto, alla luce di questo ultimo incontro, restano se possibile ancor più incerte di prima, mentre il Commissario Straordinario continua la ricerca di un partner industriale e il 2 maggio inizia la cassa integrazione per i lavoratori.


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