L’Aeronautica svizzera ha formalmente avviato l’ultima fase di valutazione per il nuovo aereo da combattimento destinato a sostituire l’attuale flotta di F-5 TIGER II ed F/A-18A/B HORNET e che verrà acquisito, insieme ad un nuovo sistema di difesa aerea superficie-aria, nell’ambito del programma Air 2030. Ha preso quindi il via una serie di test di volo dei 5 apparecchi per i quali è stata presentata un’offerta formale dai rispettivi produttori ad Armasuisse, l’agenzia di procurement per la difesa svizzera, ovvero F-18E/F SUPER HORNET, F-35A LIGHTNING II, JAS-39E/F GRIPEN (che appare ancora una volta favorito per costo, dimensioni e filosofia d’impiego), RAFALE e TYPHOON. Le valutazioni verranno effettuate in Svizzera da piloti collaudatori elvetici, precedentemente addestrati su simulatori nei rispettivi paesi d’appartenenza delle aziende produttrici. Nello specifico, i test verranno effettuati con 2 aerei (un monoposto ed un biposto eccezion fatta, ovviamente, per l’F-35A che giungerà in Svizzera con 4 esemplari) in un periodo complessivo di 10 settimane - 2 settimane per ad ogni apparecchio – e si baseranno sullo svolgimento di 8 missioni, di cui almeno una notturna, per la valutazione delle caratteristiche di volo degli apparecchi, nonché della loro suite sensoristica, con particolare riferimento all’integrazione della stessa nel velivolo, alla capacità di “sensor fusion” e alla modalità di presentazione delle informazioni al pilota. Inoltre, particolare attenzione verrà prestata al comportamento dei velivoli e dei relativi sistemi/sensori all’interno dello scenario geografico svizzero e alla loro risposta nei confronti di sistemi ed infrastrutture esistenti (ad esempio, la possibilità di sfruttare shelter naturali/caverne come quelli presenti nelle basi alpine come Meiringen). I primi aerei ad arrivare nella base aerea di Payerne, lo scorso 8 aprile, secondo un rigoroso ordine alfabetico stabilito in base al nome del produttore, sono stati 2 caccia Eurofighter TYPHOON Tranche 3 appartenenti al 41 Squadron della RAF, scelti in quanto rappresentativi della più recente configurazione disponibile del velivolo, l’unica presa in considerazione dalla Confederazione elvetica. Il 41 Sqn è infatti la Operational Evaluation Unit della RAF e testa le ultimissime novità prima del loro arrivo ai reparti di linea.
Il requisito svizzero è di 30/40 aerei – il numero preciso verrà stabilito alla fine del 2019 - per una cifra stanziata di 7 miliardi di euro, fondi che però dovrebbero coprire anche l’acquisto del nuovo sistema missilistico superficie-aria. La decisione sul velivolo vincitore è prevista attorno alla metà del 2020, mentre la firma del contratto arriverà dopo l’approvazione parlamentare, che non dovrebbe avvenire prima del 2022, con probabile periodo di consegne tra il 2025 e il 2030.